Abruzzo. Se non fosse tutto vero, potrebbe apparire una situazione tragicomica. Invece è tutto accaduto realmente dal momento che le biglietterie di ben tre Province dell’Azienda Regionale Pubblica di Trasporto TUA spa (L’Aquila, Chieti e Teramo) sono state chiuse e rese inaccessibili al pubblico per mancanza di fornitura elettrica.
Un problema non imputabile ad un improvviso guasto tecnico ma più precisamente sembrerebbe riferibile ad una questione di morosità e/o di mancato aggiornamento delle intestazioni che, a questo punto, supponiamo potrebbe interessare a breve anche le forniture di gas ed acqua. L’azienda TUA, attraverso un repentino avviso all’utenza e nascondendosi dietro improbabili ed indicibili “problemi tecnici”, ha provato a giustificare l’accaduto ovviamente guardandosi bene dal fornire notizie sulla tempistica della riapertura delle sedi ed invitando gli utenti più semplicemente ad utilizzare l’acquisto on line o in alternativa le emettitrici a bordo degli autobus (laddove ci siano e laddove soprattutto funzionino). In buona sostanza, sarà sembrata un’attività troppo banale e poco attrattiva per il numeroso stuolo di Dirigenti e Quadri che affiancano il Direttore Generale nella mission di rendere la TUA un’azienda “smart protesa al futuro”, quella di volturare i contratti di fornitura nonostante si sia a distanza di circa tre anni dal passaggio delle attività dalla Sistema (società in liquidazione del gruppo Arpa) a Tua .
In tutto questo ovviamente a pagare le conseguenze sono i dipendenti delle biglietterie, allontanati dal servizio senza preavviso, i quali dopo tre anni risultano ancora in part-time perché TUA non è stata in grado di offrire loro un lavoro a tempo pieno e che sono stati penalizzati persino nel vedersi addebitare gli oneri del “mancato preavviso” nel passaggio dalla Sistema. Infine l’utenza, manco a dirlo poco considerata dal management TUA, è l’altro anello debole della catena penalizzato dal fatto che il “viaggiatore tipo” del Direttore Generale Di Pasquale è dotato di smartphone di ultima generazione e carta di credito Platinum. Peccato che non sappia ancora, il Direttore, che i servizi pubblici nella nostra Regione sono utilizzati per la maggioranza da persone meno ambienti o magari anziane che poco digeriscono le “app”, che vi sono territori ancora non coperti da copertura rete e che si viva molto più semplicemente ricordandosi di fare le volture e pagare le bollette… E ci risulta facile prevedere che salirà il numero di non paganti, (costante nella TUA che ha attuato una politica di annientamento nei confronti dei servizi di Verifica), favorendo/ quasi giustificando, l’alto tasso di evasione esistente. _