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Spopolamento montagna: via libera dal consiglio dei Ministri alla legge abruzzese

Nel corso delle ultime due riunioni il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato oltre 40 leggi delle Regioni e delle Province autonome non ravvisando nessun vizio di legittimità su due provvedimenti della nostra Regione.

Si tratta della legge regionale n. 32 del 21/12/2021 “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli Comuni di montagna”, che prevede un assegno di natalità quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna, e della Leggere regionale n. 33 del 28/12/2021 “Assestamento al Bilancio di previsione 2021-2023 ex art. 50, d.lgs. 118/2011 e s.m.i., con modifiche di leggi regionali”.

Riduzione del digital divide, miglioramento delle infrastrutture e dei servizi socio-sanitari. Si muove su queste direttrici l’azione necessaria, e che stiamo portando avanti con determinazione, non solo per combattere lo spopolamento ma anche per aumentare la qualità della vita nelle aree interne, dove spesso è più complesso, sotto vari aspetti, restare o addirittura tornare”.

Lo ha detto l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, partecipando stamattina alla conferenza stampa in cui sono state illustrate le modalità di accesso da parte dei nuclei familiari all’assegno di natalità contro lo spopolamento dell’entroterra.

“La nostra azione è di carattere interdipartimentale e quindi anche interassessorile, perché di fatto tocca tematiche sociali, infrastrutturali e sanitarie”, ha rilevato l’assessore, che detiene anche la delega al Bilancio.

Sull’informatizzazione”, ha aggiunto, “con 106 terminati e 174 in esecuzione, l’Abruzzo, secondo i dati pubblicati dal sito bandaultralarga.italia.it, ha raggiunto la prima posizione in Italia per numero di cantieri della banda ultra larga collaudati al 31 dicembre 2021 per il Piano strategico nazionale, con 104 comuni collaudati su 174 previsti”.

“Un risultato chiaramente ancora parziale ma che indica con chiarezza la strada da perseguire”, ha detto ancora Liris, “che è quella di offrire le medesime opportunità a chi vive nelle zone costiere e urbanizzate e a chi nelle aree interne e montane”.

“Coprire con la banda ultra larga tutta la regione significa coprire anche quelle zone a fallimento di mercato, dove per gli operatori economici privati non è conveniente investire”, ha aggiunto, “e questa è la vera sfida perché le aree interne sono per definizione quelle custodi di autenticità e biodiversità, incontaminate, e per questo, soprattutto oggi, da tutelare”.