“I conti sulla Sanità abruzzese non tornano e a dirlo non è il centrodestra, ma lo attesta un verbale del ministero che sostiene che i conti non tornano in termini sanitari e in termini economici”.
Così il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo in conferenza stampa, a commento di quanto affermato oggi dall’assessore alla Programmazione sanitaria della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, che ha parlato di miglioramento dei livelli di assistenza e del giudizio positivo espresso da Moody’s sul bilancio regionale.
“Sulla nascita dell’ospedale per aree disagiate di Atessa non c’è traccia nel verbale, come non vi è traccia dei nuovi ospedali che bisognava realizzare a Lanciano, Vasto, Avezzano e Giulianova- ha detto Febbo – Non vi è traccia del punto nascita di Sulmona, un’eccellenza per la nostra regione, che si doveva realizzare con un’integrazione fra gli ospedali di Chieti e Pescara, perché non c’è stata, in questo caso, la riprogrammazione, come era stato chiesto da parte del ministero.
Non c’è soprattutto – ha aggiunto Mauro Febbo – traccia di efficienza sul servizio di pronto intervento. Sono tre anni che il nostro parametro è fuori norma, rispetto agli indicatori nazionali, e poi accadono situazioni come quella di Lanciano”.
Febbo ha poi parlato anche dei dati economici riguardanti la sanità abruzzese: “Si sta facendo tornare indietro la regione Abruzzo, ci sono risultati diversi da quelli che vengono enunciati. Il Ministero certifica che il deficit è di 52 milioni 629mila euro.
Io dico però che quando vedremo le carte arriveremo ai miei 80 milioni di euro. Il bilancio di previsione programmato per il 2018 prevedeva di chiudere con un +2,5 milioni. Il ministero a pagina 53, e non Mauro Febbo, dice che purtroppo andiamo con un disavanzo di 70 milioni di euro. Credo che gli abruzzesi debbano essere preoccupati perché noi documentiamo ciò che diciamo. Altri fanno solamente chiacchiere”.