Abruzzo, Paolucci: i conti della sanità sono in ordine VIDEO

“I conti della sanità abruzzese del 2017 sono in linea e addirittura migliori di quanto previsto dal piano di rientro.

 

L’aumento del disavanzo è semplicemente legato all’obbligo, imposto dal Tavolo di monitoraggio a diverse Regioni, di iscrivere in bilancio un accantonamento prudenziale pari a 36 milioni di euro, di cui 30 relativi a partite e prestazioni risalenti al periodo tra il 2007 e il 2013, quindi non certo riferibili a questo governo regionale”.

Lo ha sottolineato l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, che ha messo a confronto alcuni dati del primo verbale del Tavolo di monitoraggio del 4 agosto 2014, con quelli dell’ultimo verbale delle scorse settimane. “Quello che mi preme più rimarcare – ha continuato – sono i risultati sotto il profilo della salute, con i livelli essenziali di assistenza arrivati a un punteggio di 189, mentre prima del 2014 l’Abruzzo era completamente inadempiente e posizionato a fondo classifica.

Sulle vaccinazioni siamo ben al di sopra della media nazionale, così come sul fronte delle cure domiciliari la Regione ha superato i target di riferimento. Un dato su tutti: al momento del mio insediamento il punteggio per gli screening oncologici era pari a 0, mentre oggi siamo a 9 su 9”. Per quanto riguarda i conti, il risultato di gestione 2017 evidenzia un disavanzo di 15 milioni e 600mila euro, a fronte dei 23 milioni che rappresentavano l’obiettivo da centrare per il piano di rientro.

“E si tratta di dati reali – ha precisato ancora Paolucci – perché tutto il lavoro di contabilità analitica condotto da noi in questi anni sui bilanci delle Asl, ci consente di avere un quadro preciso e fedele della situazione della sanità abruzzese. Gli scostamenti relativi al 2018 fanno riferimento ai primi mesi dell’anno e, come avvenuto anche nel recente passato, i dati puntuali e finali saranno poi diversi in senso migliorativo.

Anche la certificazione Moody&rsquos dà atto che si è speso qualcosa in più per migliorare significativamente la qualità dei servizi offerti, soprattutto per i Lea, e personalmente ritengo sia proprio il senso di questi anni di governo.

L’auspicio è che nella prossima campagna elettorale non si usino sostantivi e aggettivi privi di qualunque fondamento e soprattutto che il prossimo governo regionale prosegua sulla strada intrapresa, senza vanificare quanto fatto finora per migliorare la qualità dell’assistenza nella nostra regione”.

 

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