Arriva la “sanatoria” per l’inquinamento dei fiumi abruzzesi e per le aree marine a maggior rischio. A denunciarlo è il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua che critica il Piano di Tutela delle Acque redatto dalla Giunta Chiodi e dall’assessorato ai Lavori pubblici guidato dal direttore Pierluigi Caputi.
Il Piano è in discussione in queste ore in Consiglio Regionale. Sulla carta si tratterebbe del principale strumento previsto dalla Legge per la corretta gestione delle acque, con ripercussioni su tutti i settori di utilizzo, dall’idropotabile (compresa la depurazione) all’uso in agricoltura, fino ad arrivare a quello industriale (comprese le captazioni a scopo idroelettrico).
“Il nome del documento non deve però trarre in inganno” spiega il Forum. “Come spesso è accaduto nella nostra regione e in Italia i titoli accattivanti nascondono deroghe, sanatorie e condoni. In questo caso è uno strumento del tutto inaccettabile pensato solo per rinviare di decenni il risanamento dei fiumi e delle foci fluviali abruzzesi. Infatti la Regione Abruzzo vuole chiedere all’Unione Europea di derogare agli obiettivi di qualità dei fiumi fissati a livello comunitario per il 2015, spostando in molti casi al 2027 il loro raggiungimento. Entro il 2015, infatti, tutti i fiumi europei dovrebbero essere nello stato ambientale ‘buono’; ad oggi solo il 30% dei tratti fluviali della regione rispetta tale obiettivo di qualità secondo i dati dell’Arta. Il Forum assieme alla associazioni da anni critica l’impostazione di questo piano il cui impatto sulla società abruzzese è molto sottovalutato”.
Per questo ha chiesto un’audizione alla seconda Commissione del Consiglio Regionale affinché vi sia un rinvio del Piano alla Giunta Regionale e all’Assessorato ai Lavori Pubblici competente. Un rinvio necessario affinché il Consiglio definisca chiaramente quali sono gli obiettivi in materia di qualità delle acque.
“A nostro avviso” aggiungono “le deroghe sono solo strumentali e mettono a grave rischio anche l’economia della Regione basata sul turismo costiero. La qualità del mare è strettamente legata a quella dei fiumi, come dimostrano i dati sull’inquinamento delle foci fluviali che tanto fanno discutere in questi anni. Chiediamo ad albergatori, balneatori e pescatori di approfondire tale Piano che può compire duramente settori produttivi importanti”.