Il “Progetto COVID Hospital”, deciso dalla attuale maggioranza in Regione Abruzzo, è una scelta politica che avrà ripercussioni sull’intero assetto sanitario della nostra regione.
L’emergenza covid dei mesi scorsi ha permesso al Governo regionale di adottare una procedura d’urgenza per questo progetto, impedendo il naturale confronto che su un tema fondamentale, com’è quello della sanità, certamente si sarebbe aperto con i territori, con gli operatori del settore e con i cittadini abruzzesi fruitori dei servizi. Detto ciò è chiaro che sarebbe stato necessario, quantomeno, avere una assoluta trasparenza degli atti che porteranno alla realizzazione del Covid Hospital a Pescara, una trasparenza che da mesi rincorro e che ancora oggi auspico.
La mia prima richiesta di accesso agli atti presso la Prefettura di Pescara, per estrarre copia di richiesta e avvenuta iscrizione nella white list della società che si è aggiudicata il progetto, risale al 27 aprile scorso. Successivamente ho inoltrato nuove istanze sia alla Prefettura di Pescara che alla Direzione Generale della Regione Abruzzo e ieri, non avendo avuto né soddisfazione né riscontro dalla Regione, ho richiesto l’audizione in Commissione di Vigilanza regionale della Direttrice Generale, Dottoressa Morgante, sull’ordine del giorno “Procedura d’urgenza di cui all’art 63, comma 2, lettera c) e 163 de D. lgs. 50/2016 e s.m.i. per l’affidamento della realizzazione del “Progetto COVID Hospital” ex IVAP dell’Ospedale di Pescara sito in Via R. Paolini”, nella speranza di vedere soddisfatta la richiesta di necessaria trasparenza che gli abruzzesi meritano.
La Direttrice Generale ha ritenuto evidentemente di poco conto la richiesta legittima di un Consigliere regionale, sono convinto che vorrà fornire tutti gli elementi utili alla Commissione di Vigilanza. Sandro Mariani Capogruppo Abruzzo in Comune