Gli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori abruzzesi, per tramite della Federazione Abruzzo-Molise, ha chiesto dei incontrare, nei prossimi giorni, i candidati Governatore alla Regione, per condividere alcuni punti strategici che, secondo i tecnici, sono indispensabili per la rinascita e la crescita dei nostri territori.
“Fermo restando la necessità di una ricostruzione rapida ed efficace, con norme e strutture snelle che permettano a cittadini e professionisti di vedere, in tempi accettabili, le loro case e le loro città di nuovo fruibili, secondo gli architetti abruzzesi è necessario superare la logica dell’emergenza e mettere in campo una serie di azioni e politiche che assicurino, nel tempo, la sostenibilità degli interventi regionali – sottolineano in una nota – Difesa e manutenzione del territorio, tutela e valorizzazione del paesaggio, politiche urbanistiche, rigenerazione delle aree interne, ricostruzione, manutenzione e implementazione delle infrastrutture, sviluppo turistico legato al territorio, tutte esigenze che devono seguire strategie ben precise, supportate da norme chiare e facilmente applicabili, basate su attente pianificazioni e progettazioni, e non affidate ad estemporaneità del momento, magari con il solo scopo di accontentare parti del territorio e singoli gruppi di interesse senza una visione globale dei problemi, delle criticità, delle opportunità”
Una regione che, prima del fare, pensi a pianificare e progettare, per fare meglio e non sprecare le risorse, economiche ed umane, sempre più limitate, è quello che chiedono i professionisti abruzzesi, che ai candidati alla guida della Regione illustreranno i punti più urgenti che il prossimo governo regionale dovrà affrontare, onde permettere la ripresa economica, e sociale, di un territorio che, prima ancora che prostrato da eventi sismici e atmosferici, sconta una serie di carenze in ordine alle strategie di sviluppo che devono essere, urgentemente, colmate.
“Gli Ordini professionali, quali Enti pubblici deputati alla tutela del beneficio pubblico della professione, sono pronti a collaborare con tutte le forze politiche, e con il futuro governo regionale, e si aspettano uguale disponibilità, anche superando contrasti e incomprensioni che, in passato, hanno pesantemente limitato l’azione dei tecnici, spesso chiamati ad operare, con spirito volontaristico e senso del dovere, nell’emergenza per poi essere emarginati o poco considerati nel momento delle scelte strategiche per il nostro territorio”.