Il numero di posti autorizzati all’Università di L’Aquila per la formazione iniziale degli insegnanti di sostegno per alunni con handicap è ancora una volta molto deludente.
Il sistema scolastico assolutamente abruzzese, rispetto ai soli 260 posti autorizzati, ha necessità dell’ordine di quasi dieci volte superiori. Annualmente vengono autorizzati, in deroga agli organici già disponibili, oltre 2.000 insegnanti di sostegno e la stragrande maggioranza risulta priva della specializzazione.
Inoltre è da considerare che non tutti gli insegnanti ammessi ai corsi di specializzazione svolgeranno la loro attività professionale in Abruzzo.
E’ da chiedersi di chi è la responsabilità di una decisione che di fatto condanna gli alunni con handicap a non poter avere un insegnante specializzato. Se, di fronte ad una necessità così alta di insegnanti specializzati, sono anni che si autorizza un numero assolutamente inadeguato di posti, allora bisogna capire qual è il problema.
La vicina Molise, con una popolazione pari ad una sola delle province abruzzesi, ha 400 posti autorizzati. Il problema non sembra essere in un diniego del Ministero all’autorizzazione dei posti e non sembra essere nelle istituzione scolastiche che richiedono sistematicamente
l’assegnazione delle risorse di personale necessarie. Il problema, evidentemente, è nella interazione tra l’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo e l’Università di L’Aquila. In tal senso, la CISL Scuola Abruzzo Molise, coinvolgendo i rappresentanti politici regionali, si è attivata affinché venga fatta una programmazione per il futuro di un numero di posti effettivamente adeguato.
Davide Desiati
Segretario Generale CISL Scuola Abruzzo Molise
Decreto Ministeriale n.95 del 12-02-2020(1) (1)