È uno dei tre parchi nazionali che attraversano l’Abruzzo, ricco di flora, fauna e borghi incantati da visitare. Ecco cosa non perdersi.
Il Parco della Majella è uno dei tre parchi nazionali che attraversano l’Abruzzo; questo nello specifico si sviluppa dalla provincia di Chieti, quella di Pescara e dell’Aquila. Il nome del parco deriva dal Massiccio della Majella intorno al quale si sviluppa; parliamo di una zona ricca di flora e fauna, in cui si trovano per altro alcuni dei borghi più belli d’Italia.
Il Parco Nazionale della Majella da qualche anno è entrato a far parte anche nel sistema dei geoparchi mondiali dell’Unesco. Tutto perito della ricchezza del patrimonio floreale e faunistico, oltre che quello montuoso, che il parco offre. Nel primo caso parliamo addirittura della presenza di quasi un terzo di tutte le specie vegetali presenti in Italia.
Oltre metà del territorio del parco si estende sopra i 2mila metri di quota. Le vette della Majella, che hanno un aspetto di facile accesso, sono in realtà piuttosto impegnative e tuttavia, una volte arrivati in cima si può ammirare uno dei panorami più belli che la natura possa offrire. Non difficile imbattersi poi in camosci appenninici, così come in lupi -se ne contano circa 12 branchi e proprio per questo è stato scelto come simbolo del parco- e orsi bruni marsicani, così come cervi e, guardando in alto, sarà possibile ammirare i falchi pellegrini.
Per quanto riguarda i borghi che meritano assolutamente di essere visitati non possiamo almeno citare Roccacaramanico; paesino contraddistinto da viuzze strette e case in pietra che dagli Settanta è stato abbandonato, tuttavia la gestione del Parco ha deciso di riprenderne il valore creando un luogo incantevole.
Altro borgo da non perdere è Guardiagrele; qui la caratteristica principale è la presenza di tante botteghe di artigiani specializzate nella lavorazione dei metalli come rame, ferro e oro. Da visitare anche l’Eremo di San Michele a Pescocostanzo, si tratta di uno dei luoghi più suggestivi del Parco.
Come non segnalare poi Sulmona, la città dei confetti, ma anche conosciuta come la città del gotico che da solo basta a definire il patrimonio artistico e architettonico del paese. Da qui poi parte anche la Transiberiana d’Italia.
Infine, i percorsi e sentieri che sono ovviamente tantissimi, attraversano tutto il parco e si dividono in difficoltà di affronto. Ce ne sono alcuni più importanti come il sentiero delle Capanne in pietra, in provincia di Pescara o il sentiero della Libertà che collega Sulmona a Palena o ancora il Sentiero dello Spirito così chiamato perché è un percorso che tocca luoghi di culto, tra chiese rupestri e abbazie.