È attualmente previsto per giovedì 25 gennaio in Abruzzo, il nuovo test del sistema d’allarma pubblico di cui si sta dotando l’Italia.
Esplosioni, terremoti, catastrofi d’ogni sorta e, in casi estremi anche un incidente nucleare. Queste sono solo alcune delle evenienze che potrebbe minare la serenità della nostra nazione e che potrebbero mettere in serio pericolo la vita dei cittadini, se questi non dovessero avere i mezzi per essere messi in guardia, con abbastanza preavviso da prendere le giuste contromisure. Da qualche mese però, in Italia ci si sta attrezzando a riguardo.
DA qualche mese a questa parte infatti, l’Italia si sta dotando di un sistema d’allarme che riesca a comunicare velocemente a tutti i cittadini o, perlomeno, a una maggior quantità possibile dato che il tramite utilizzato sono cellulari che hanno accesso alla rete telefonica. Il sistema prende il nome di It-Alert. Da settembre 2023, il sistema ha iniziato a essere testato e, adesso, ci si prepara a un secondo test.
Quando tocca all’Abruzzo
L’incolumità dei cittadini è il perno su cui si snoda ogni decisione statale. È per questo motivo che, da settembre dello scorso anno, l’Italia si sta attrezzando di un sistema di allarme centralizzato, che riesca a comunicare velocemente coi cittadini, nel caso una catastrofe si abbatta su una certa area d’influenza. Tendenzialmente, il sistema denominato It-Alert, agisce regione per regione.
Come detto, dal settembre scorso, sono iniziate le sperimentazioni che dovranno però essere ripetute e la prima data utile è sempre più vicina. Ogni regione avrà il suo momento, per testare il sistema e il tempo dell’Abruzzo è stato attualmente segnato per giovedì 25 gennaio, tra davvero pochi giorni, anche se i test potrebbero protrarsi per i primi giorni di febbraio.
Secondo quanto annunciato, verranno simulate tre tipologie di emergenze: il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante e, per la prima volta, un incidente nucleare oltre i confini nazionali. A essere interessate dai test saranno porzioni di territorio ristrette in Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Corre l’obbligo di ricordare che, chi riceverà il messaggio, non dovrà andare nel panico. Si tratta soltanto di una simulazione. Arrivato il messaggio, avrete accesso a un link da cui potrete apprendere i comportamenti giusti da adottare, in base alle varie tipologie d’allarme. In Abruzzo, il messaggio dovrebbe essere rivolto nello specifico a chi avrà cellulare acceso e connesso a rete telefonica nell’area dell’Aquila: verrà simulato in un incidente nello stabilimento Gpl Sodifa.