Il Capogruppo del Pd, Sandro Mariani, è stato eletto questa mattina Presidente della Commissione Speciale per le modifiche alla legge elettorale e per l’attuazione e le modifiche allo Statuto”.
La nomina del nuovo Presidente si è resa necessaria in quanto la carica era rimasta vacante a seguito delle dimissioni rassegnate dall’ex consigliere Camillo D’Alessandro per sopravvenuta incompatibilità.
Il nome di Mariani è stato proposto dai consiglieri della maggioranza presenti in Commissione e all’esito della votazione ha ottenuto 19 voti favorevoli tra quelli assegnati ai commissari.
Le schede bianche sono state pari a 6 voti mentre le schede nulle sono state pari a 5 voti.
Polemica M5S.“Si tratta dell’ennesimo atto di prepotenza di questa maggioranza e di sperpero di denaro pubblico” commenta Sara Marcozzi, Consigliere regionale M5S .
La Commissione, infatti, si è insediata il 27 luglio 2014, da allora si è riunita solo due volte, di cui una per l’elezione degli organi istituzionali. Praticamente non ha prodotto nulla. A questo, si aggiunga che la politica ha sempre praticato la malsana abitudine di riservarsi l’assunzione di una o due figure per l’attività di segreteria politica per ogni Commissione. Funzioni, quelle delle Segreterie politiche delle Commissioni, che potrebbero essere risparmiate in quanto tutte le Commissioni hanno già personale interno del Consiglio regionale preposto all’attività di funzionamento delle Commissioni ed essendo le Commissioni un organo istituzionale e non politico, non si capisce neanche la ratio di questo privilegio.
“Ovviamente non abbiamo nulla contro i lavoratori assunti e capiamo le loro esigenze lavorative: la critica è alla funzione affidata loro che rappresenta uno spreco. Potrebbero e dovrebbero essere assunti in favore del funzionamento del consiglio e non in favore della politica. Sono i costi della politica che devono essere tagliati, non i costi della democrazia” dichiara Sara Marcozzi .
Nel caso specifico della Commissione Statuto e Legge Elettorale, la vicenda è ancor più eloquente. In pratica, nel corso di questi quattro anni, il Consiglio regionale ha pagato due risorse per le attività di segreteria politica dell’allora Presidente Camillo D’Alessandro in una commissione che si è riunita soltanto due volte.
“Uno sperpero di denaro pubblico che denunciamo con forza. I costi delle segreterie politiche delle commissioni ammontano a circa 2,5 milioni di euro per ogni legislatura.
Abbiamo la necessità di tagliare gli sprechi e riteniamo che il Consiglio Regionale possa e debba impiegare queste risorse per le esigenze degli abruzzesi e non per quelle dei partiti politici. La politica deve smetterla di buttare soldi fuori dalla finestra. Le esigenze delle commissioni sono ben coperte dalle strutture interne al Consiglio Regionale, i 2,5 milioni di euro dovrebbero essere destinati a qualcosa di utile e produttivo.” commenta Sara Marcozzi.