Lo ha affermato il virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara, a proposito dei numerosi migranti ospiti in strutture abruzzesi e risultati positivi al virus.
“Vengono da luoghi di detenzione in cui sono costretti a stare in condizioni drammatiche, per cui il contagio è più facile – osserva l’esperto – Viste le condizioni in cui vivono e
Le persone in questione sono tutte asintomatiche. In molti casi erano state sottoposte a test sierologico dopo lo sbarco ed erano risultate negative, ma poi sono risultate positive al
tampone eseguito in Abruzzo. In tal senso, Fazii afferma che “il test da fare al loro arrivo in Italia dovrebbe essere il tampone, unico strumento riconosciuto, mentre il sierologico è un test di supporto”.
In ogni caso, ribadisce il virologo, “non sono situazioni che destano particolare allarme: sono più controllabili loro delle persone che invece rientrano dai Paesi europei. Grande