L’Abruzzo ha registrato, nella settimana natalizia, la più alta incidenza di casi di infezione da Covid, superando la media nazionale durante il periodo delle feste.
Le feste di Natale sono passate, il capodanno si avvicina e tanti sono in fermento per l’organizzazione di cenoni, attività e giocate, per rendere veritiero il detto “buona fine e buon principio”. Tuttavia, nonostante il periodo di festa sia un periodo lieto, è inevitabile che giungano anche delle cattive notizie di cui bisognerà tenere conto. Una di queste, riguarda i nuovi casi di contagi da Covid.
Il Covid, l’incubo che per due anni e più, ha martoriato ogni abitante dello stivale, vessando con limitazioni d’ogni tipo, tanta paura e inquietudine. Il Covid, quel mostro che ha impedito i contatti sociali, facendo scoprire al mondo l’importanza dei congiunti. A oggi, nonostante sembri una problematica superata, non si può prescindere dal parlarne e i nuovi dati sono da analizzare con attenzione.
In Abruzzo la maggiore incidenza
Sembra tutto un ricordo ormai, di quei mesi vissuti confinati tra le proprio mura di casa, costretti a riscoprire la socialità solo tramite i mezzi telematici, come messaggi, chiamate e video chiamate, che per quasi due anni sono stati la vera salvezza psicologica, permettendo di resistere a uno dei periodi più complicati che si potessero affrontare: una pandemia.
Il pericolo sembra, tendenzialmente, passato, ma gli esperti non smettono di tenere sotto controllo una situazione che, tutti si augurano, non esploda nuovamente. Come ogni settimana, arrivano nuovi dati che permettono di avere una visione della settimana appena trascorsa, la settimana di Natale, un periodo di festa molto particolare, in cui si entra in contatto con tante persone.
La regione Abruzzo ha registrato, nella settimana che va dal 21 al 27 dicembre, l’incidenza più elevata: ben 149 casi di contagio ogni 100mila abitanti. Il dato, riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, mette davanti a una realtà che deve necessariamente portare a un’analisi più approfondita. La media italiana infatti, è decisamente più bassa, meno della metà: 70 casi ogni 100mila abitanti.
Vi è inoltre stata una diminuzione su scala nazionale, rispetto alla settimana dal 14 al 20 dicembre, in cui il dato ammontava a 103 casi ogni 100mila abitanti. Nel monitoraggio, si analizza come tale calo potrebbe essere dovuto, in parte, a una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi. La fascia d’età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è quella over 90 anni. La percentuale di reinfezioni è circa il 45%, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.