Il Quadrato magico in Abruzzo: una storia dai risvolti ancora oscuri

In Abruzzo i miti e le leggende si sprecano e, in fondo, non sono poche le persone che proprio su questo territorio vanno a caccia di quei luoghi di mistero in cui il tempo sembra essersi sospeso.

Tra i tanti miti oscuri, ve ne è uno che non finisce di stupire e di incantare tutti i curiosi che si avvicinano a questo intrigo. Parliamo naturalmente del Quadrato magico, un mistero che non riguarda solamente l’Abruzzo (se ne parla in maniera diffusa in tanti altri luoghi del mondo), ma che proprio nella regione sembra aver radicati diversi spunti di particolare interesse, che vale certamente la pena approfondire.

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Il quadrato magico continua a far discutere – abruzzo.cityrumors.it – Di G.steph.rocket – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=61955189

Conosciuto anche come Quadrato del Sator, il Quadrato magico è una ricorrente iscrizione latina, di forma – appunto – quadrata, composta dalle cinque seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La loro collocazione, nell’ordine indicato, fa in modo che le cinque parole si ripetano in maniera identica sia se lette da sinistra a destra, che dall’alto verso il basso, che da destra a sinistra o dal basso verso l’alto.

Da dove arriva il Quadrato e cosa significa

L’iscrizione del Quadrato magico è stata oggetto di diffusi ritrovamenti archeologici in tutta Europa, dimostrando come questo mito fosse molto esteso nel vecchio Continente. Tuttavia, il significato simbolico del Quadrato del Sator rimane ancora avvolto nell’oscurità, nonostante si siano succedute nel corso degli anni tantissime ipotesi che hanno cercato di spiegare il senso di tale iscrizione.

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Una delle iscrizioni del quadrato magico – abruzzo.cityrumors.it – Di M Disdero – Taken at Oppede, Luberon, France, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3262506

Tornando all’Abruzzo, sul territorio regionale sono stati ritrovati tre Quadranti magici, uno a Campotosto, uno a Capestrano e uno a Magliano de’ Marsi.

Nel primo caso, il quadrato è custodito nella cripta della chiesa seicentesca di Santa Maria Apparente. Nel caso di Capestrano, invece, il quadrato magico si trova sulla facciata esterna della chiesa di San Pietro ad Oratorium, proprio vicino all’effige di re Desiderio, colui che nell’VIII secolo promosse la costruzione dell’antica abbazia. Peraltro, questo Sator ha una particolarità che lo rende unico: la sua collocazione è infatti capovolta.

Il terzo Quadrato magico d’Abruzzo si trova invece sulla facciata frontale della chiesa di Santa Lucia di Magliano de’ Marsi. Si tratta di un’iscrizione non facilmente visibile ad occhio nudo, poiché situata sotto la pancia di una figura scolpita.

In attesa di capire quale sia il significato dell’iscrizione, si possono ripercorrere le valutazioni della scrittrice Silvana Zanella, secondo cui se si inverte l’ordine delle cinque parole si ottiene una frase traducibile come “Il seminatore decide dei suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino”. Sarà così?

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