“E’ una decisione sbagliata e priva di qualsiasi giustificazione”, si legge in una nota, “anche per gli aspetti riferiti alla tenuta dei bilanci. E’ dimostrato, ormai nei fatti che le aperture domenicali e festive, dal 2011 in poi (anno della liberalizzazione con la legge Monti), non hanno portato alcun beneficio sul rafforzamento e tenuta dei bilanci aziendali, anzi, hanno prodotto l’effetto di indebolire gli acquisti, nella settimana, in favore di quelli festivi e domenicali riducendo nei fatti, la frequenza di spesa dei consumatori.
Lo stesso dicasi per il giorno di Ferragosto e le altre festività nazionali, Natale, Capodanno, Pasqua.
Essendo piena estate e con le temperature in voga in questi giorni, bisognerebbe invocare “la danza della pioggia”, per cercare di distogliere i cittadini dalle attività vacanziere tipiche e portarle nei centri commerciali”.
Proprio per questo, le organizzazione sindacali e Confcommercio Abruzzo, nel recente accordo integrativo di 2° livello (per la prima volta sottoscritto in Abruzzo), hanno scelto di incentivare quelle aziende che promuovono una migliore conciliazione della qualità della vita tra compatibilità del lavoro ed esigenze di vita, attraverso la concessione di agevolazioni in tema di assunzioni a termine, ampliamento della stagionalità e rendendo più oneroso per le imprese l’eccessivo ricorso al lavoro domenicale e festivo, ecc.
Una scelta in linea con quanto deciso di recente dalla 3° Commissione della Regione Abruzzo, che ha approvato la proposta di legge di ridurre di 20 domeniche e 12 festività le aperture domenicali e festive annue, nell’ambito regionale, che fa il paio, con lo stesso orientamento che sembra voler adottare il governo nazionale.
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS ABRUZZO, pertanto, invitano tutti i lavoratori a non farsi intimorire dalle pressioni aziendali. La prestazione lavorativa nel giorno della festività nazionale è assolutamente volontaria e quindi, possono scegliere di astenersi dal lavoro e preferire una migliore esperienza di vita coerente con i propri desideri e bisogni.
Ai cittadini consumatori, invece, viene fatto l’invito a fare una scelta responsabile e di coerenza, rinunciando agli acquisti nel giorno di ferragosto (si vive bene anche senza lo shopping) e di godersi le bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e gastronomiche che l’Abruzzo mette loro a disposizione, dimostrando alle Grandi catene distributive commerciali, che i lavoratori sono un bene aziendale, così come i capitali e pertanto vanno rispettati e tutelati.