”Il Garante Nazionale ha sostanzialmente confermato tutte le critiche che avevo espresso rispetto all’iniziativa del neoeletto Garante Regionale: esprime “molto stupore” per la nota del garante regionale, dice chiaramente che la ” ricerca in cantiere avrebbe caratteristiche inaccettabili” (…) “in contrasto con standard e indicazioni anche del Comitato europeo contro la tortura (CPT) oltre che dei principi su cui si basa l’azione del Garante nazionale”, “ritiene perlomeno inopportuno che un’Autorità di garanzia si renda promotrice e attrice di iniziative che rientrano in realtà nella sfera del proprio controllo indipendente”.
In sintesi Cifaldi ha usato il proprio ruolo per promuovere una propria ricerca in palese conflitto di interessi visto che il suo compito istituzionale sarebbe quello di esercitare un’azione di controllo su eventuali attività di questo genere.
Sulla natura poi della ricerca le parole del Garante nazionale sono dure anche più dei comunicati di Rifondazione Comunista.
D’altronde a chiunque sono tornate in mente le celebri scene dal film Arancia Meccanica leggendo che il Garante-criminologo Cifaldi si propone di portare avanti “la conduzione di “test” che comprendono “registrazioni posturo-stabilometriche e termografiche” di reazioni a “stimoli somministrati attraverso immagini emotivamente significative ed emotivamente neutre”.
Apprendiamo dal Garante Nazionale che quanto dichiarato da Cifaldi non corrisponderebbe neanche al contenuto del Protocollo sottoscritto con l’amministrazione penitenziaria e che il prof. Cifaldi si sarebbe impegnato a far rimuovere il suo comunicato dal sito del consiglio regionale.
Ancora una volta la Regione Abruzzo fa una figuraccia per l’incompetenza del ceto politico regionale che non è stato capace nemmeno di eleggere un Garante dei detenuti. Cifaldi è stato eletto con il voto favorevole di Lega, destra e M5S e l’astensione del centrosinistra. Il silenzio della politica regionale sulla vicenda in questi giorni è imbarazzante.
Essendo stato l’autore della legge che nel 2011 ha istituito la figura del Garante regionale torno a chiedere le dimissioni del professor Cifaldi”.