Negli ultimi giorni un’assemblea che ha coinvolto tutte le unità aziendali del Centro Turistico Gran Sasso ha avuto luogo nei locali aziendali di Fonte Cerreto (L’Aquila) in relazione alla difficile situazione della funivia di collegamento con Campo Imperatore.
L’iniziativa è stata organizzata a cura delle forze sindacali per approfondire – si legge nel documento ufficiale – le “gravi notizie circa il potenziale rischio di inattività della stazione sciistica di Campo Imperatore, viste anche le ripercussioni gravi che tale sciagurata ipotesi può produrre per i lavoratori del Centro turistico Gran Sasso”.
Ricordiamo infatti che la funivia Gran Sasso è attualmente ferma a causa di uno stop cautelativo richiesto dal Ministero dei trasporti e che la decisione ha fatto seguito all’esposto di un cittadino che segnalava problemi sulle funi dell’infrastruttura, imponendo di fatto lo stop da parte del Ministero per effettuare i controlli.
Mesi turbolenti per la struttura del Gran Sasso
Ricordiamo peraltro come ancora prima di questo stop da parte del Mit, la funivia fosse stata chiusa proprio per l’effettuazione dei lavori di manutenzione ad una fune, rendendo ancora più complicata la gestione di una stagione sciistica che non è decollata anche a causa della poca neve, in quanto il complesso di Campo Imperatore non ha impianti per l’innevamento artificiale, ma dipende esclusivamente da quello naturale.
Intanto il Comune ha chiesto alla Provincia di riaprire la strada di accesso.
Ricordiamo in tal proposito come la funivia del Gran Sasso d’Italia sia uno degli impianti del comprensorio, con un orario dal lunedì alla domenica dalle 7.30 alle 19.00 per la stagione estiva, con corse ogni 30 minuti e una portata di 760 persone. La struttura risulta chiusa così come la seggiovia Esaposto Fontari e la seggiovia Quadriposto Scindarella.
Teoricamente, l’infrastruttura ha un bacino potenziale d’utenza molto vasto, essendo la stazione più alta degli Appennini e potendo essere facilmente raggiungibile dalla capitale, comprendendo pertanto buona parte dell’Abruzzo interno settentrionale e occidentale, fino a interessare la costa teramana e marchigiana e una buona parte della provincia di Roma.
Ricordiamo anche che attraverso le strutture è possibile raggiungere le piste sciistiche del comprensorio, che risultano essere anch’esse attualmente chiuse. Le piste poste più alto, a 2199 metri sul livello del mare, sono quelle Del Parco, Narciso e Aquila Bianca,