Elezioni, riammessa la lista Abruzzo Insieme (Di Matteo) nella circoscrizione di Chieti

La Commissione centrale presso la corte d’Appello ha riammesso “Abruzzo Insieme – Abruzzo Futuro”, la lista civica in appoggio al candidato presidente del centrosinistra, Giovanni Legnini, ispirata dal consigliere regionale di Regione Facile Donato Di Matteo, ex assessore regionale.

 

La formazione civica era stata esclusa dalla commissione circoscrizionale del tribunale di Chieti in seguito al ricorso presentato da Carlo Masci, l’ex assessore regionale al Bilancio della Giunta Chiodi, che ha rivendicato la titolarità del simbolo di Abruzzo Futuro, utilizzato da venti anni come formazione civica in appoggio alla coalizione di centrodestra. La lista, ammessa dagli altri tre tribunali provinciali L’Aquila, Pescara e Teramo. “Ringrazio chi ha fatto ricorso – ha spiegato Di Matteo -, mi ha fatto pubblicità”.

 

 

Diversa la posizione di Masci: “E’ una sentenza di mezza riga in cui non si entra nel merito di una questione costituzionale, cioè chi ha titolo a utilizzare il simbolo tra il capo del movimento o del partito o il referente dell’assemblea regionale”.

Con il pronunciamento di oggi decadono i tre ricorsi firmati anche dai partiti del centrodestra, presentati nei tribunali che hanno ammesso “Abruzzo Insieme-Abruzzo Futuro”, ai quali è stata notificata una nuova istanza contenente l’esclusione di Chieti.

Con “Abruzzo Futuro”, lista presente nella coalizione di centrodestra alle elezioni di cinque anni fa, è stato eletto in Consiglio regionale Mauro Di Dalmazio, ex assessore al Turismo della Giunta di centrodestra, che in queste elezioni è passato al centrosinistra, sia pure non candidandosi direttamente ma esprimendo suoi uomini, nella lista civica costruita da Di Matteo, molto critico con l’ex governatore, Luciano D’Alfonso. Proprio, Di Dalmazio, capogruppo di Abruzzo Futuro, ha firmato la dichiarazione prevista dalla legge, che la lista “è espressione del gruppo consiliare costituito”: essendo presente a palazzo dell’Emiciclo, non ha avuto l’onere raccogliere le firme per la presentazione.

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