Due Abruzzesi a processo in India. Ecco di cosa sono accusati

Due cittadini abruzzesi e i loro due amici marchigiani sono stati fermati in India nell’ottobre del 2022 con l’accusa di aver imbrattato con dei graffiti alcuni treni della locale metropolitana. I quattro sono poi stati liberati quindici giorni dopo e rientrati in Italia dopo quattro mesi.

Il caso, che ha tenuto banco nelle cronache locali per tanto tempo, non si è però concluso: i protagonisti di questa vicenda sono infatti imputati in due processi per danneggiamento e nel primo che si è aperto qualche giorno fa davanti ai giudici di Ahmedabad, lo Stato indiano si è costituito parte civile domandando il risarcimento dei danni.

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Sotto processo quattro giovani abruzzesi e marchigiani in India – abruzzo.cityrumors.it

Gli imputati sono il 21enne Daniele Starinieri di Spoltore, il 24enne Gianluca Cudini di Tortoreto, il 29enne Baldo Sacha di Monte San Vito in provincia di Ancona e il 27enne Paolo Capecci di Grottammare. Fin dall’inizio, i quattro sono stati assistiti dal legale, l’avv. Vito Morena e dalla collega Francesca Di Matteo.

Un lungo processo senza dover tornare in India

La prossima udienza del processo è per il momento prevista per il prossimo mese di marzo, con i giovani imputati che hanno ricevuto l’autorizzazione della corte indiana a collegarsi da remoto senza dover pertanto tornare in India.

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I quattro sono imputati per aver imbrattato dei convogli della metro – abruzzo.cityrumors.it

Ricordiamo che i quattro abruzzesi e marchigiani sono stati accusati di aver imbrattato due convogli della nuova metropolitana poco prima dell’inaugurazione da parte del primo ministro indiano Narendra Modi e che a sostegno di tale azione ci sarebbero le riprese delle telecamere, che li hanno immortalati mentre entravano nel deposito dei mezzi per scrivere la parola “Tas” su alcuni convogli.

Proprio per questo motivo il gesto aveva anche coinvolto il reparto antiterrorismo della polizia indiana, che si interrogava sul significato della scritta: i ragazzi avevano subito spiegato che il significato di “Tas” è “Tagliatelle alla salsa”, il nome della loro crew di writers.

Dopo quindici giorni trascorsi in un commissariato di polizia, i quattro furono rimessi in libertà senza possibilità di lasciare il Paese. La liberazione è arrivata solo a febbraio, dopo che le autorità locali hanno accolto l’istanza di libertà su cauzione.

Dopo il primo pronunciamento del giudice di Mumbai con il pagamento di circa 40mila rupie indiane, circa 600 euro, con il secondo pronunciamento i quattro sono stati accusati oltre che di danneggiamento per aver fatto graffiti sui treni, anche di violazione di domicilio per essere entrati in un’area riservata al deposito dei convogli.

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