Covid, rischio moderato in 10 regioni (anche in Abruzzo), la Sicilia “scivola” in zona gialla

Sono 10 Regioni e le province autonome che risultano classificate a rischio moderato, secondo quanto si apprende, nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute e la Sicilia, che dovrebbe diventare gialla da lunedì, è classificata a rischio moderato ma con “un’alta progressione di escalation nei prossimi 30 giorni”.

 

Le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso. Oltre la Sicilia che ha superato le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%), il rischio moderato riguarda  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d’Aosta.

 

 

Sicilia in testa per superamento degli indicatori decisionali con un tasso di occupazione in terapia intensiva del 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50 (era 155,8 nel monitoraggio scorso).

 

Questi i dati contenuti nella tabella ministero della Salute/protezione civile che accompagna la bozza del monitoraggio settimanale. In Sardegna 11,2% intensive e 14% area medica, con 148,5 di incidenza (in diminuzione rispetto al primato del precedente monitraggio di 156,4). In Calabria 15,2% nei reparti e 5,9% intensive con incidenza di 101,5 (in rialzo rispetto al dato di 81,4 della settimana precedente).

 

Sono 16 le regioni che superano la soglia dell’incidenza fissata per il tracciamento di 50 casi per 100mila abitanti mentre sono il Molise (22,6), la Valle d’Aosta (33,1), la Lombardia (35,4), il Piemonte (36,5) e la Puglia (48,4) le uniche 5 regioni sotto i 50 casi per 100mila abitanti di incidenza e 4 le regioni che hanno superato 100 di incidenza (Sicilia, Sardegna, Calabria e Toscana). In diminuzione l’incidenza della Toscana da 127,3 della settimana scorsa a 115,4 con tasso di occupazione in area medica del 7,6% e nelle terapie intensive a 7,2%. A livello nazionale incidenza a 77 per 100mila abitanti, occupazione in area medica al 7,1% e in terapia intensiva 5,4%.

 

Ecco nel dettaglio il quadro degli indicatori decisionali per l’andamento del Covid-19 in Italia. La prima colonna indica l’incidenza dei casi a 7 giorni per 100mila abitanti per il periodo 20-26 agosto; la seconda colonna il tasso di occupazione dei posti letto in area medica al 24 agosto; la terza colonna la percentuale di occupazione di posti letto in terapia intensiva (in base alle disposizioni del Dl n.105 del 23 luglio scorso) sempre al 24 agosto.

 

Abruzzo     54,2   5,1%  7,4%

Basilicata  65,2  11,6%  0,0%

Calabria   101,5  15,2%  5,9%

Campania    63,0   9,5%  2,7%

E-R         85,3   6,3%  7,1%

FVG         55,7   2,4%  6,3%

Lazio       60,6   8,2%  5,7%

Liguria     74,0   5,0%  4,4%

Lombardia   35,4   5,2%  2,9%

Marche      77,1   5,7%  5,3%

Molise      22,6   4,5%  2,6%

PA Bolzano  71,4   3,6%  3,8%

PA Trento   50,7   5,8%  0,0%

Piemonte    36,5   2,4%  1,4%

Puglia      48,4   7,6%  4,7%

Sardegna   148,5  14,0% 11,2%

Sicilia    200,7  19,4% 12,1%

Toscana    115,4   7,6%  7,2%

Umbria      86,6   7,9%  6,3%

VdA         33,1   4,8%  0,0%

Veneto      83,2   3,1%  5,1%

ITALIA      77     7,1%  5,4%

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