Il NAS di Pescara, a conclusione di un’articolata attività d’indagine scaturita da un’ispezione nei confronti di uno studio medico abruzzese, ha deferito una persona all’Autorità Giudiziaria per falso e sostituzione di persona.
Secondo le indagini l’uomo, esercente dell’attività sanitaria, è accusato di aver indotto in errore sei atleti, gareggianti nella disciplina dell’automobilismo professionistico, attribuendosi una qualifica che non aveva mai ottenuto, e atta al rilascio di certificati di idoneità all’attività sportiva agonistica.
Nello specifico il sanitario, al fine di procurarsi un guadagno economico quantificato in 650 euro, è accusato di aver rilasciato sei certificati all’interno dei quali attestava, falsamente, l’avvenuta esecuzione dell’esame completo delle urine, previsti tra gli accertamenti sanitari obbligatori per ottenere l’idoneità a partecipare ad un’attività sportiva agonistica.
L’attività si inquadra in controlli eseguiti in studi di medici di medicina generale delle province di Pescara, Chieti e Teramo.
In altri due casi sono state rilevate carenze autorizzative all’esercizio dell’attività in convenzione con le ASL. Entrambi erano subentrati negli studi di due medici, recentemente andati in pensione, senza regolarizzare comunicazioni e autorizzazioni. I controlli in materia che, già nei mesi scorsi avevano evidenziato analoghi episodi nel chietino, proseguono per assicurare il rispetto della normativa di settore e la tutela dei pazienti, nei rapporti di trasparenza per l’assistenza primaria.