Nel 2020 in Abruzzo, nonostante la pandemia e le numerose restrizioni ad essa legate, la raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta del 4,1% e sono state complessivamente raccolte 76.321 tonnellate, ossia 3.022 in più rispetto al 2019.
Ad evidenziare questi risultati è il 26° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia diffuso da COMIECO, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. “Nel 2020 la raccolta differenziata di carta e cartone, diversamente da Nord e Centro, aumenta in tutte le regioni del Sud Italia e l’Abruzzo non fa eccezione: ciascun cittadino ha raccolto 57,3 kg di carta e cartone, media perfettamente allineata con quella nazionale che dimostra l’impegno costante degli abruzzesi.” – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco.
Il Consorzio Comieco in Abruzzo ha gestito direttamente 65.729 tonnellate, 2.587 in più rispetto all’anno precedente, equivalenti all’86,1% della raccolta differenziata regionale di carta e cartone, riconoscendo ai Comuni in convenzione oltre 3,87 milioni di euro. L’aumento del gestito di Comieco e, di conseguenza, dei corrispettivi economici riconosciuti ai Comuni, è frutto del ritorno in convenzione di diversi Comuni i quali, a causa della pandemia e delle fluttuazioni del mercato dei maceri, hanno scelto di affidarsi alla garanzia di ritiro del Consorzio.
La raccolta per provincia. Analizzando i dati di dettaglio a livello provinciale, Pescara (16.870 tonnellate di carta e cartone raccolte, pari a 52,3 kg/ab) – in calo del 2% rispetto all’anno precedente – “soffre” di più le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. In crescita invece le altre province: Teramo (17.364 tonnellate di carta e cartone per 55,8 kg pro capite), L’Aquila (16.454 tonnellate raccolte, equivalenti a 54 kg pro capite) e Chieti che, con 25.633 tonnellate di carta e cartone avviate a riciclo pari ad un pro capite di 65,3 kg, si conferma la più virtuosa. A livello nazionale, nel 2020 la raccolta differenziata di carta e cartone ha complessivamente tenuto in Italia, con quasi 3,5 milioni di tonnellate raccolte. In un contesto generale in cui i rifiuti si sono ridotti del 3% e le raccolte differenziate complessive sono calate del 2,5%, quella di carta e cartone è diminuita di poco, solo dello 0,6%.
Ciò significa che l’attenzione per i rifiuti cellulosici, anche in questo scenario, è rimasta alta. Spostando l’attenzione sulla qualità dei conferimenti dei cittadini, il 2020 consolida il cambio di passo iniziato nel 2019: per il secondo anno consecutivo, il dato medio (2,29%) di presenza di frazioni estranee rientra nei parametri stabiliti per la prima fascia qualità. La raccolta presso le attività commerciali si conferma di eccellente livello. Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici ha raggiunto l’87,3%: sono stati quindi raggiunti e superati in anticipo gli obiettivi UE al 2030 e l’Italia si conferma così ai primi posti in Europa per i volumi di carta e cartone avviati a riciclo.