Si tratta di indirizzi rivolti alle Province per consentire la definizione dei piani provinciali sulla base dei quali stilare il piano regionale.
Approvato il Calendario scolastico 2022-2023, per tutte le scuole statali e paritarie. L’inizio è fissato per lunedì 12 settembre per le scuole di ogni ordine e grado; termine previsto per sabato 10 giugno 2023 per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e venerdì 30 giugno 2023 per la scuola dell’infanzia. Ovviamente, per far fronte alle esigenze dei rispettivi Piani dell’offerta formativa, le scuole possono definire eventuali adattamenti, debitamente motivati, del Calendario scolastico regionale, fermo restando il numero complessivo dei giorni di lezione fissati.
Complessivamente i giorni di attività didattica, in riferimento alla cosiddetta “settimana lunga” dal lunedì al sabato, saranno 207, mentre per la “settimana corta”, quella che va dal lunedì al venerdì, i giorni di attività saranno 175. “E’ chiaro che rimane inalterata l’autonomia dei singoli istituti scolastici – spiega l’assessore Quaresimale – nel senso che all’interno della cornice temporale del calendario scolastico le singole scuole possono adottare decisioni diverse, con le dovute motivazioni, da quelle indicate dal calendario deliberato dalla Giunta regionale”. Oltre ai tradizionali giorni di festività nei periodi di Natale e Pasqua, la Giunta regionale ha indicato alcuni giorni di sospensione dell’attività didattica in relazione alla vicinanza di festività nazionali. In questo senso le lezioni sono sospese il giorno lunedì 31 ottobre, in coincidenza del Carnevale i giorni lunedì e martedì 20 e 21 febbraio 2023 ed infine il giorno lunedì 24 aprile, vigilia della Festa nazionale della Liberazione. Per la scuola dell’Infanzia la chiusura dell’attività è stata fissata al 30 giugno 2023
Approvata, per il 2022 la ripartizione regionale dei fondi statali relativamente al Piano di azione nazionale pluriennale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e i bambini dalla nascita sino ai sei anni. La Regione provvede ad indicare al Miur il riparto della somma stanziata nell’anno 2022 per l’Abruzzo, in termini di programmazione regionale. Con decreto ministeriale è stato stabilito, infatti, il riparto delle risorse 2022 che prevede per l’Abruzzo un ammontare pari a Euro 4.479.618.47.