Sempre lo scorso anno le immatricolazioni di nuovi autobus in Abruzzo sono state 32, con un calo del 48,4% rispetto all’anno precedente. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci.
Dall’elaborazione è possibile stilare la graduatoria dei dati a livello provinciale. La provincia abruzzese in cui le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci sono cresciute di più è Teramo (+15,2%), seguita da Pescara (+6,7%). A L’Aquila e Chieti, invece, le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci sono calate, rispettivamente, del 13,6% e del 17,7%. Per ciò che riguarda le immatricolazioni di autobus, a parte Chieti (dove i dati sono invariati), tutte le altre province abruzzesi hanno fatto registrare un calo delle immatricolazioni. Si va dal –25% di Pescara al -61,5% di Teramo fino al -85,7% di L’Aquila.
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Fonte: elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci |
Immatricolazioni veicoli merci pesanti* 2017-2018 | |||
2017 | 2018 | var. % | |
ABRUZZO | 601 | 563 | -6,3 |
CHIETI | 243 | 200 | -17,7 |
L’AQUILA | 132 | 114 | -13,6 |
PESCARA | 134 | 143 | 6,7 |
TERAMO | 92 | 106 | 15,2 |
Nel 2018 in Italia le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci sono state 28.277, con un aumento del 18,8% rispetto al 2017. Sempre lo scorso anno le immatricolazioni di nuovi autobus nel nostro Paese sono state 3.290, con un calo del 20,7% rispetto all’anno precedente. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci.
“Le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci e di autobus – sottolinea Enrico Moncada, Responsabile della Business Unit Truck Replacement and Original Equipment di Continental Italia – hanno fatto registrare dati negativi negli anni della crisi economica, ma a partire dal 2015 il saldo è tornato ad essere positivo. Il 2018 si conferma positivo per ciò che riguarda il comparto dei veicoli pesanti per trasporto merci. Per il comparto degli autobus, invece, il calo registrato frena il processo di rinnovo del parco circolante che era in atto da qualche anno a questa parte”.