Cittadini più che mai delusi e arrabbiati per i nuovi aumenti ai prezzi dei trasporti. In Abruzzo l clima si fa teso.
Nel corso degli ultimi anni, il territorio abruzzese ha richiamato a se le attenzioni di milioni di turisti, provenienti in molti casi anche dallo stesso nostro paese. Il richiamo delle bellezze naturali di questa regione, di una tradizione in ogni ambito più che mai intrigante ha quindi ha dunque fatto più che mai effetto, e cosi, l’Abruzzo è diventata in poco tempo uno dei territori più apprezzati d’Italia. Oggi, però, a mettere in risalto la stessa regione non è qualcosa che arriva dall’ambito turistico, ma bensì tutt’altro. I cittadini abruzzesi, oggi, protestano vivamente.
La protesta dei cittadini in Abruzzo, nasce, nel corso dei giorni passati per un motivo molto chiaro. Al centro delle attenzioni dei residenti c’è infatti l’aumento dei prezzi del trasporto pubblico, una batosta difficilmente digeribile per quanti necessitano per lavoro o studio, o anche altro, di questo tipo di servizio quotidianamente. Forte, la protesta, tra gli altri dell’Unione degli Universitari di Teramo, mobilitatisi, nella giornata del 25 settembre, per protestare contro i rincari citati.
Bus e treni, aumenti vertiginosi dei prezzi in Abruzzo: gli studenti universitari guidano la protesta
Le ragioni degli studenti, ovviamente, sono particolarmente vive anche perché il tutto coincide con l’inizio del nuovo anno accademico, che oltre a vedere l’aumento dei prezzi del trasporto pubblico, dovrà per forza considerare per gli stessi universitari il confronto con i soliti problemi preesistenti in quel territorio specifico. Oltre al trasporto pubblico locale, inoltre, protagonista degli aumenti dei prezzi citati sarà anche quello regionale su rotaia, a partire dalle prime settimane del 2025.
“Non possiamo più tollerare – spiegano in una note gli universitari di Teramo – che questi costi, già insostenibili, aumentino ulteriormente, gravando sempre più sulle spalle di chi già è costretto a fronteggiare l’aumento del costo della vita e la perdita di potere d’acquisto. Come Unione degli Universitari abbiamo alzato la voce e continueremo a farlo con ancora più forza, chiedendo un trasporto pubblico che sia sostenibile e che tenda gradualmente alla gratuità del servizio”.
La stessa battaglia degli studenti abruzzesi, però, non si limita alle sole problematiche del proprio territorio ma guarda anche a ciò che succede a livello nazionale. Nella stessa nota riportata precedentemente è forte la posizione contro i disagi causati dai trasporti anche a livelli superiori e dal sottofinanziamento delle borse i studio. In più, forte opposizione contro il nuovo “decreto sicurezza”, che a parere degli stessi studenti non punta affatto alla sicurezza dei cittadini ma alla repressione degli stessi.