“Rinegozieremo con Strada dei Parchi gli accordi fatti, così come rinegozieremo con tutti i concessionari”. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli al termine di un blitz compiuto sotto ai pilastri a rischio della A25, a Bugnara.
Il sopralluogo si è svolto sotto i pilastri più malridotti: il ministro ha ribadito la ferma volontà del governo di rivedere tutti i contratti che i passati governi hanno stipulato con “i signori dell’asfalto”, compresi gli attuali gestori della Strada dei Parchi.
I ”signori dell’asfalto guadagneranno molto molto di meno. Sono finiti gli accordi incestuosi della vecchia politica con questi signori dell’asfalto”. Così il ministro Toninelli, che ha poi sottolineato le colpe dei suoi predecessori i quali dopo aver firmato le convenzioni con i concessionari, si sono dimenticati di farle rispettare. “I Lupi, i Del Rio, sono loro ad aver detto per legge: tu concessionario prendi i pedaggi e hai tutta la responsabilità sullo stato delle autostrade”.
Toninelli ha poi spiegato che “invece il ministero i controlli li ha fatti solo sulla carta e mai andando a vedere sul posto lo stato dei viadotti e delle strade”. Terminato il sopralluogo, durato circa mezz’ora, al quale hanno partecipato rappresentanti della società Strada dei Parchi, che ha già provveduto ad aprire un cantiere per intervenire sui viadotti più a rischio, il ministro Toninelli è ripartito per Roma.
Presente anche una troupe de “Le Iene”, che giorni fa si è occupata dei viadotti di A24 e A25, avvicinando anche Carlo Toto. Il clamore di quel servizio ha spinto il Ministero a premere per avviare urgenti controlli.
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La posizione delle associazioni. “La visita ispettiva del Ministro Toninelli, accompagnato dall’Ing. Migliorino, sulla A25 a Bugnara è stata un’occasione importante per toccare con mano lo stato di degrado di diversi viadotti ed è una conferma di tutte le preoccupazioni che abbiamo sollevato in ben due esposti” così Forum H2O, Stazione Ornitologica Abruzzese e Nuovo Senso Civico sulla visita del Ministro Danilo Toninelli a cui hanno preso parte.
E’ stata l’occasione per fare il punto sulle visite ispettive ministeriali in corso dal alcuni giorni, la cui conclusione è prevista per metà della prossima settimana. Dopo la visita al viadotto Macchia Maura, abbiamo constatato che in altri due dei viadotti visitati stamattina (Palazzo e Cocullo), oggetto della puntata de Le Iene, sono comparsi altrettanti cantieri di Strada dei Parchi.
Abbiamo ascoltato passaggi molto preoccupanti direttamente dalla voce del Ministro e dell’ingegnere Migliorino che lo accompagnava. Intanto il Ministro ha ribadito che la situazione della A24 e A25 è quella che presenta maggiori criticità a livello nazionale tanto da meritare una visita ispettiva eccezionale.
Poi la sconcertante ammissione da parte degli ingegneri ministeriali sul fatto che finora le loro visite si limitavano al nastro d’asfalto, senza mai scendere a vedere le condizioni dei piloni, se non casualmente (e in quei rari casi avevano già rilevato problematiche tali da meritare segnalazioni al concessionario).
Inoltre è stato sottolineato che questa ispezione comprende una fase di campo visiva e la valutazione di elaborati tecnici redatti direttamente da Strada dei Parchi, in particolare sul calcolo del coefficiente di sicurezza. Su queste valutazioni tecniche del privato, che comunque fanno emergere che per alcuni viadotti il valore è molto vicino alla soglia di rischio pur rimanendo nel campo della sicurezza, il ministero ha già rappresentato alcune criticità nelle modalità di calcolo adottate.
Se da un lato vi è da apprezzare l’impegno per rispondere con questa visita ispettiva alle preoccupazioni delle comunità abruzzesi e laziali, dall’altro rinnoviamo l’invito a condurre tutte le prove, anche quelle strumentali, attraverso strutture o enti pubblici. Questo per la tranquillità di tutti, anche della stessa Strada dei Parchi, onde evitare diversità di vedute su un tema così delicato.
In ogni caso l’Ing. Migliorino, proprio per queste ragioni, ha comunque richiesto al concessionario di installare una rete di sensori e imporre alcune limitazioni al traffico pesante.
Le associazioni ribadiscono tutta la loro preoccupazione circa il futuro delle autostrade abruzzesi considerata la mole di lavori necessari, l’entità economica degli stessi, i tempi di attuazione e le numerose criticità gestionali del tutto evidenti, a partire dalla manutenzione ordinaria e straordinaria da parte del concessionario.
È del tutto evidente che su questi aspetti va fatta chiarezza prima che sia discusso un nuovo Piano Economico Finanziario miliardario.