“Evidentemente, il DEFR – ha spiegato Mauro Febbo – approvato a giugno, e composto da 288 pagine, poi integrato a novembre con un altro documento di 99 pagine, non è stato letto. Se i colleghi dell’opposizione avessero avuto maggiore accortezza avrebbero notato che al suo interno c’è tutta la programmazione, e le relative strategie, che questo governo regionale vuole portare avanti nel periodo 2021-2023.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il sistema economico, abbiamo indicato ricerca e innovazione, supporto alle nuove aziende, internazionalizzazione, sostegno alle imprese turistiche e potenziamento dell’offerta turistica e culturale.
Per le infrastrutture: trasporto ferroviario, logistica, portualità e trasporto aereo, connettività e sviluppo digitale con particolare coinvolgimento dell’Arap, Tpl e strategia per le aree interne. Per la politica sanitaria: rete sanitaria, rete emergenza-urgenza, riduzione delle liste d’attesa, medicina territoriale, sanità veterinaria.
Politiche sociali: integrazione piano sociale e politiche sanitarie, compartecipazione e terzo settore, politiche sociale per le famiglie, i giovani e di inclusione, lavoro e formazione, centri per l’impiego.
Ambiente: aree protette e biodiversità, servizio idrico integrato, tutela dell’aria (biodiversità agraria e Direttiva Nitrita), qualità delle acque a 360 gradi, rischio idraulico e disseto idrogeologico. Sulle politiche nazionali ed europee, con il punto sulla situazione in tema FSC 2007-2013, Masterplan 2014-2020, la prossima programmazione nazionale ed europea 2021-2027.
Mentre nel documento di integrazione di novembre abbiamo fatto il punto sulle misure adottate con una rimodulazione di fondi per 127 milioni di euro e abbiamo indicato quelle che sono le iniziative collegate con gli strumenti che stanno per essere messi a disposizione da parte del governo nazionale (ex Masterplan), fondi europei (FERS, FSE e FEARS) e risorse europee aggiuntive come Recovery Fund e REACH EU”. “Per quanto riguarda il Bilancio – ha precisato Febbo – per le entrate da trasferimenti correnti e perequativa registriamo per il 2021 un porto pari 2.831.913.625 euro (nel 2020 era 2.864.096.847) registriamo un decremento di -32.183.222 euro.
Segno negativo (-24.040.307 euro) anche per le entrate extratributarie che nel 2021 ammontano a 372.211.529 mentre l’anno precedente erano pari a 396.251.836. La quota rimborso indebitamento ammonta a 50.870.472, nel 2020 era 57.887.882 (+7.017.410 euro). Avremo meno spese per gli interessi e in sostanza un Bilancio che presenta meno disponibilità di risorse per quasi 50 milioni di euro. Ricordo inoltre che siamo una Regione che non può ricorrere all’indebitamento come hanno fatto altre, vedi la Lombardia che ha contratto un mutuo trentennale di oltre 3.250.000.000.
Infine, non è assolutamente vero che non sono state fatte scelte come qualcuno sostiene ma abbiamo operato valutazioni settoriali come per quelle per Turismo e Cultura per i quali abbiamo stanziato le medesime risorse del 2020; lo stesso vale per il Sociale e la Compartecipazione”. Vincenzo D’Incecco ha dichiarato: “Un Defr scaturito dal lavoro sinergico della Giunta con il Consiglio regionale che ha dovuto fare i conti con ben 50 milioni in meno di entrate a causa della pandemia che ha caratterizzato questi ultimi nove mesi; un Defr scaturito da 16 ore di lavoro nelle Commissioni e da 40 interventi chiarificatori da parte delle opposizioni, anche se una parte di esse ha fornito una ricostruzione strumentale volta a irrigidire i lavori della maggioranza.
Mi preme ribadire che siamo riusciti a mettere in piedi una serie di attività sulla scorta dei fondi europei che ha portato questa governance regionale ad un dialogo con i ministri competenti e ciò ha variato i percorsi precedentemente intrapresi. Abbiamo agito a 360 gradi, sicuramente portiamo del ritardo sull’erogazione del fondo perduto ma va specificato che l’iter burocratico, un iter folle , non lo scandisce la Regione Abruzzo ma i vari Ministeri; inoltre va aggiunto che il Governo nazionale, Pd-5S, ha stabilito lo smart working per i dipendenti della P.A. che ha comportato delle difficoltà per la struttura regionale ovviamente non tarata come l’Agenzia delle Entrate”. “Dal 1970 ad oggi – ha affermato Testa – data in cui sono state istituite le Regioni, è la prima volta che si va ad approvare un bilancio che paga lo scotto di una pandemia mondiale ma nonostante tutto, come mai accaduto in passato, abbiamo approvato il DEFR con largo anticipo. Un DEFR che si qualifica per avere una importante visione del futuro e che avuto un aggiornamento su tutto ciò che riguarda l’anti covid e sulla partita più importante che si troverà a giocare la Regione Abruzzo nei prossimi mesi, ossia la gestione ottimale dei fondi derivanti dal Recovery fund.
Il presidente Marsilio ci ha chiesto, in maniera chiara, di prestare grande attenzione perché con tali fondi si gioca il vero sviluppo infrastrutturale e non solo dell’Abruzzo. Chiudiamo un bilancio con circa 50 milioni di minore entrate perché responsabilmente abbiamo interrotto i pagamenti per le abitazioni dell’edilizia residenziale pubblica , non abbiamo più riscosso il bollo e non solo , per andare incontro a tutte le esigenze del popolo abruzzese. Ma nonostante tutto, grazie alla nostra prudenza e all’ottimizzazione delle risorse copriremo tutte le spese e le leggi previste. Entro la metà di febbraio verranno evase tutte le domande per i ristori, ricordando che la Regione Abruzzo sui contributi a fondo perduto ha stanziato 56 milioni di euro (la Regione Lombardia – che ha dei numeri più importanti dei nostri, ha stanziato poco più). Abbiamo cercato di affrontare l’enorme problematica in maniera globale tenendo in considerazione anche le successive istanze come, ricordo, quella avanzata dalla categoria dei fotografi rispetto alla quale siamo riusciti a prevedere ulteriori fondi per garantire anche a loro almeno un minimo di ristoro.
Auspico che le due opposizioni, il Movimento 5 stelle e il Pd, si rendano davvero conto del periodo tragico che stiamo vivendo e che invece di proseguire imperterriti sulla inutile e deleteria strada della polemica distruttiva e meramente propagandistica, vengano a confrontarsi sulle vere idee. Mi aspetto – ha concluso Testa – un atteggiamento più costruttivo, un “combattimento” sui contenuti per affrontare al meglio una crisi senza precedenti. Chiudo con un breve cenno circa la polemica, montata ad arte dall’opposizione, su Niko Romito. Nessuno si deve azzardare a mettere al centro di una disputa politica una eccellenza abruzzese, qualsiasi nome essa abbia e a qualsiasi categoria appartenga”.