Abruzzo. “Il Senatore D’Alfonso non rassegnerà le sue dimissioni da Presidente fino a quando non porterà a termine la sua interminabile opera per le assunzioni all’interno della Regione Abruzzo e degli Enti strumentali, per continuare a sistemare i suoi fedelissimi e rafforzare la sua posizione “traballante” all’interno di un Partito Democratico ormai quasi sciolto”.
Questo il commento dei Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri che sottolineano: “L’ultimo fortunato è Giovanni Tremante, marito di Chiara Trulli, vice sindaco di Spoltore. La ‘sveltina’ dalfonsiana nasce dalla Delibera numero 501 del 16 luglio con la quale si approva l’assunzione di un Dirigente Amministrativo, per la durata di tre anni, all’ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela del Territorio) attraverso una procedura concorsuale iniziata nel lontano 2016.
È incredibile come il Presidente, nel pieno della sua incompatibilità, continui ad elargire incarichi, prebende e assunzioni con il silenzio assordante della sua maggioranza diventata ormai ubbidiente e accondiscendente ai suoi capricci pur di mantenere le poltrone per qualche mese in più da Consigliere regionale. Soliti nomi, soliti personaggi per incarichi ben retribuiti.
Scandaloso vedere all’interno di Enti importanti come si faccia incetta di consulenze a vario titolo come se fosse tornata improvvisamente l’era della Prima Repubblica. All’ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico) abbiamo consulenze, per complessivi 500 mila euro, per ingegneri tra cui risulterebbe incaricato, come si evince dagli elenchi pubblicati sul sito, l’ing. Francesco Lamparelli già in organico presso il Consorzio di Bonifica Sud di Vasto, assunto a tempo determinato per tre anni in qualità di Responsabile Settore Tecnico come da Delibera n. 153 del 02.05.2018. I consorziati del vastese sono solo chiamati a pagare i canoni raddoppiati mentre i pescaresi vengono chiamati a lavorare all’interno dell’Ente”.
“Ricordiamo – rimarcano Febbo e Sospiri -che l’attuale Direttore generale dell’Ersi, Tommaso Di Biase, un architetto pescarese di 68 anni ed ex assessore comunale, riveste questo ruolo in maniera presumibilmente illegittima tant’è che abbiamo presentato un esposto all’Anac. Una Regione dove ai giovani e brillanti professionisti abruzzesi si preferisce un Direttore ultra sessantenne all’ERSI e un Presidente, Tullio Tonelli, ultra settantenne a TUA . Lo stesso film – continuano Febbo e Sospiri – anche all’interno dell’ACA di Pescara (Azienda Comprensoriale Acquedottisitica). In poco più di due anni l’Ente pescarese ha raggiunto, per incarichi esterni a vario titolo, una spesa di un milione di euro circa. Solo negli ultimi 12 mesi sono stati elargiti incarichi per un ammontare di 550.394 mila euro. Mentre all’ARIC (Agenzia di informatica e committenza), soggetto aggregatore voluto fortemente da D’Alfonso, assistiamo come per magia al rinnovo anticipato dei contratti delle collaborazioni esterne. Contratti che sarebbero scaduti a ottobre 2018 ma vengono prorogati di un anno.
Stessa premura e preoccupazione D’Alfonso le riserva per i suoi collaboratori: ben 35 figure alle sue dipendenze di cui alcuni vedono aumentare il loro compenso ed altri prorogati i propri contratti nonostante le sue imminenti dimissioni. Tutto questo – concludono Febbo e Sospiri – per sottolineare ancora una volta il metodo tutto dalfonsiano istaurato nell’Ente Regione e all’interno degli Enti strumentali che invece di lavorare per le esigenze ed emergenze abruzzesi sono stati lottizzati per rispondere al volere di un solo uomo al comando”.