La Giunta Marsilio rimedia l’ennesima figuraccia e, malgrado gli impegni assunti la scorsa estate, ha lasciato senza il contributo promesso le lavoratrici ed i lavoratori degli appalti delle scuole” dichiara il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe.
“Infatti, ad agosto 2020, la V° Commissione aveva approvato, all’unanimità, la concessione di un contributo pari a 500 euro al mese per i tre mesi estivi in cui l’attività scolastica viene sospesa a favore di questi lavoratori. Lo stesso Assessore al Lavoro, prima Piero Fioretti e poi Pietro Quaresimale, aveva assicurato di aver trovato i fondi necessari mediante la rimodulazione del Fondi Europei FSE, peccato però che ad oggi, gli impegni e le promesse sbandierati ai quattro venti dalla maggioranza di centrodestra, non siano stati mantenuti! A tal fine anche una riunione della Conferenza dei Capigruppo fu dedicata a questo tema con un impegno forte da parte del Presidente Sospiri per la soluzione del problema che riguarda ben 2000 lavoratori”.
“Al danno economico per i lavoratori abruzzesi degli appalti delle scuole si aggiunge poi la beffa – prosegue Pepe – infatti questo bonus per il 2020, non solo è stato riconosciuto, e già erogato, da molte altre regioni italiane attraverso l’attivazione di percorsi di riqualificazione professionale, ma addirittura è stato riprogrammato anche per il 2021 e già in questi giorni i soggetti interessati potranno presentare la loro richiesta mentre in Regione Abruzzo, al di là delle solite promesse, tutto tace, con il forte rischio che, per la seconda estate, i lavoratori degli appalti delle scuole resteranno a bocca asciutta”.
“Mi unisco quindi all’appello dei sindacati di categoria affinché, almeno per il 2021, l’Assessorato al Lavoro si adoperi perché venga riconosciuto questo bonus” conclude Dino Pepe. “Non è infatti accettabile che, dopo un’annata in cui la scuola è stata spesso chiusa causa pandemia, queste categoria, già messe duramente alla prova, siano costrette ad affrontare l’ennesima estate di promesse mancate e zero contributi”.