Le misure attualmente in vigore per fronteggiare la diffusione del COVID-19, prevede che nei giorni del 3, 4 e 5 aprile, in occasione delle festività pasquali, si applichino su tutto il territorio nazionale le misure previste per la zona rossa.
Di conseguenza, viene data la possibilità a diverse attività commerciali, a partire da negozi, discount, supermercati e ipermercati del settore alimentare (anche all’interno dei centri commerciali), ma anche del settore dell’elettronica, a ferramenta, negozi di abbigliamento per bambini, articoli sportivi ecc. di rimanere aperti sia nel giorno di Pasqua che nel giorno di Pasquetta.
“Si tratterebbe di una scelta insensata e pericolosa – spiega Lucio Cipollini per FILCAMS CGIL – e si darebbe a negozianti il libero arbitrio di scegliere in autonomia se rimanere aperti o se chiudere.
Peraltro, dalla segnalazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, sappiamo che nei nostri territori già diversi operatori hanno deciso di tenere aperte le proprie attività commerciali.
La FILCAMS CGIL chiede alle Regioni Abruzzo e Molise di emettere tempestivamente delle ordinanze di chiusura per i giorni del 4 e 5 aprile.
Non c’è alcuna necessità di tenere aperti i negozi nei giorni festivi. Per quanto si
tratti di servizi essenziali, un provvedimento dei Presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, adottato con tempestività, permetterebbe ai consumatori di fare in anticipo i necessari approvvigionamenti e toglierebbe ai soliti furbi (purtroppo sempre molti numerosi) una giustificazione per uscire di casa. Si eviterebbero molti spostamenti sul territorio e il rischio di assembramenti all’interno di quelle attività commerciali
che decidessero di aprire. Peraltro analogo provvedimento è stato adottato nel 2020 dal Presidente della Regione Abruzzo – conclude Cipollini – e da quasi tutte le amministrazioni comunali del Molise in occasione delle festività pasquali.”