Un dato inquietante che segna in negativo il territorio. Abruzzo peggiore in Italia per l’occupazione minorile.
L’Abruzzo si posiziona in cima alla lista delle regioni italiane per quanto riguarda l’occupazione minorile, superando la media nazionale e segnando un trend preoccupante che necessita di attenzione e interventi mirati.
Un fenomeno in crescita
Secondo il Rapporto statistico “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro” presentato da Unicef Italia, l’Abruzzo mostra una percentuale del 7,6% di minorenni tra i 15 e i 17 anni impegnati nel mondo del lavoro. Questa cifra non solo supera la media nazionale del 4,5%, ma colloca la regione tra quelle con il più alto tasso di occupazione minorile insieme a Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta e Marche. Il dato emerge come particolarmente allarmante se si considera che nel 2023 i lavoratori minorenni nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 17 anni sono stati ben 78.530 a livello nazionale, evidenziando un incremento rispetto agli anni precedenti.
Disparità di genere nelle retribuzioni. Il rapporto evidenzia anche una significativa disparità di genere nelle retribuzioni dei lavoratori minorenni. Mentre il reddito medio settimanale degli uomini è aumentato da 297 euro nel 2018 a 320 euro nel 2022, quello delle donne è cresciuto da 235 euro a soli 259 euro nello stesso periodo. Questa discrepanza conferma una persistente disuguaglianza salariale tra maschi e femmine anche nei contesti lavorativi giovanili.
Infortuni sul lavoro: un rischio concreto. Un altro aspetto preoccupante riguarda gli infortuni sul lavoro tra i giovani lavoratori. Tra il periodo del quinquennio analizzato (2018-2022), sono state registrate all’Inail ben 338.323 denunce di infortunio relative ai lavoratori fino ai 19 anni d’età, con un tragico bilancio di 83 denunce mortali. Queste cifre sottolineano la vulnerabilità dei giovani nel contesto lavorativo e l’urgente necessità di migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’impegno dell’Unicef contro lo sfruttamento. Il rapporto realizzato dall’Osservatorio Unicef per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile mira a gettare luce su questa problematica sociale sempre più diffusa. Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia, ha sottolineato come il fenomeno del lavoro minorile sia indicativo dello stato generale della società italiana e della qualità della vita dei suoi giovani cittadini. È fondamentale quindi osservare attentamente questo fenomeno per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni.
In conclusione, mentre l’Abruzzo si trova ad affrontare questa sfida critica legata al lavoro minorile, diventa essenziale riconoscere la portata del problema e collaborare per trovare soluzioni efficaci che proteggano i diritti dei più giovani garantendo loro sicurezza ed equità sul posto di lavoro.