Abruzzo, i lavori del consiglio regionale. Sospiri: ora destinare i 134 milioni per l’operazione rilancio

Il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, nell’augurare un buon lavoro ai nuovi assessori Daniele D’Amario e Pietro Quaresimale, ha voluto ringraziare per l’attività svolta Piero Fioretti e Mauro Febbo.

 

Sospiri ha inoltre sottolineato come la Regione Abruzzo stia “impattando in maniera egregia la seconda ondata di pandemia Covid – 19, anche alla luce del nuovo DPCM del Presidente Conte, ma è necessario altresì accelerare azioni già previste nel nostro ordinamento regionale, come quelle della la legge 9 del 2020, “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e della legge 10, “Disposizioni urgenti a favore dei settori turismo, commercio al dettaglio ed altri servizi per contrastare gli effetti della grave crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19″, oltre a nuovi investimenti possibili. Pertanto – prosegue il Presidente Sospiri – la maggioranza, senza indugi, produca l’atto di indirizzo da sottoporre al confronto con le opposizioni, al fine di rintracciarne il necessario sostegno”.

 

“Durante l’estate – sottolinea ancora Sospiri – oltre alle azioni di miglioramento del nostro sistema sanitario, culminate con al realizzazione dell’ospedale Covid di Pescara, che oggi sta fornendo assistenza all’intero Abruzzo, la Giunta Marsilio ha provveduto alla riprogrammazione di 104 milioni di euro dell’FSC, senza rallentare neanche un’opera, ma assegnando un cronoprogramma di realizzazione che non tenesse risorse bloccate. Dei 104 milioni devono beneficiarne le categorie colpite dalle restrizioni del nuovo Dpcm che stanno soffrendo in modo considerevole.

 

Possiamo immediatamente attivare un bando a sostegno delle associazioni sportive e culturali, prevedendo inoltre un contributo per l’affitto degli studenti abruzzesi fuori sede e un aumento delle misure in favore delle imprese che hanno già usufruito di finanziamento di 6 milioni di euro. 10 milioni di euro possono essere destinati al trasporto pubblico; 30 milioni di euro andranno a beneficio dei destinatari del fondo perduto, parliamo della stragrande maggioranza dei codici Ateco coinvolti dalle restrizioni del DPCM. Un fondo – spiega Sospiri – che può arrivare a 60 milioni grazie a ulteriori strumenti finanziari disponibili sul FESR. Possiamo destinare risorse alle scuole di formazione e in particolare agli istituti alberghieri che prevedono la persistenza dei convitti.

 

Possiamo finanziare e completare opere pubbliche strategiche a sostegno del nostro sistema produttivo e turistico e, altresì, prevedere finanziamenti per il turismo montano abbattendo il costo manutentivo degli impianti. Possiamo infine – conclude Sospiri – mettere a disposizione degli abruzzesi 134 milioni di euro con la massima velocità, nel pieno confronto con le opposizioni, già dal prossimo Consiglio regionale. Mi attendo che come avvenuto con le leggi 9 e 10, l’Abruzzo sia di esempio alla Nazione”.

 

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato la delibera che reintegra Mauro Febbo nel ruolo di consigliere e revoca la supplenza di Daniele D’Amario. Il documento è passato con 17 voti favorevoli; hanno votato contro i consiglieri del Gruppo 5 stelle, mentre il centro sinistra non ha partecipato al voto. L’atto assembleare, previsto dall’articolo 3bis della legge regionale 51 del 2004, è consecutivo al decreto del Presidente della Giunta (DPGR 76 del 21/10/2020) con il quale Febbo è stato revocato dal ruolo di assessore. Gli effetti della delibera consiliare saranno esecutivi dalla giornata di domani.

 

Centrosinistra abbandona. “Costretti ad abbandonare la seduta del Consiglio regionale convocato oggi in remoto. Non ci hanno consentito il regolare svolgimento dei lavori per gli evidenti difetti di audio della seduta. Nel frattempo l’Abruzzo affonda in attesa di rimedi concreti alla crisi economica portata dall’emergenza sanitaria, l’esecutivo regionale gioca alle sostituzioni in Giunta e trasforma in un debito di bilancio convenzioni che agli abruzzesi in difficoltà non porteranno nulla di concreto e utile e che pagheremo carissime in termini di legittimità istituzionale”, la denuncia del capogruppo Pd Silvio Paolucci.

 

“Pensavamo che con il siluramento dell’assessore Febbo, richiesto dal partito di maggioranza dopo la sconfitta registrata alle ultime amministrative, si fosse consumata la crisi di maggioranza nel centrodestra regionale, ma dalle sostituzioni in giunta fatte ieri non possiamo che constatare invece che le contraddizioni interne sono addirittura aumentate – incalza Paolucci – La sconfitta elettorale detta ancora l’agenda regionale, forse perché è figlia di due assenze sostanziali di leadership nel centrodestra: quella del presidente Marsilio, sempre più estraneo e distante dalla Regione che amministra e quella della Lega che non riesce ad esercitare il ruolo di partito leader. Insomma, una Giunta regionale da provvedimenti paradossali, come la sostituzione dell’assessore al Turismo non per il suo operato in questi mesi di governo, bensì perché ritenuto reo di non ha fatto vincere un candidato sindaco con il paracadute.

 

Pazzesco. Tutto ciò mentre centinaia di persone fanno file assurde per i tamponi, mentre non si trovano i vaccini in farmacia, mentre le strutture sanitarie si riempiono di nuovi pazienti, lasciando drammaticamente fuori chi soffre di altre patologie. Senza una governance l’Abruzzo affonderà e nessuno, né chi governa oggi, né i cittadini, né chi li rappresenta, può permetterselo”.

 

Sandro Mariani. “E’ inaccettabile che il Consiglio Regionale debba tenersi in queste condizioni, con l’audio degli interventi che va e viene, come testimoniato dal collega Silvio Paolucci, la voce che rimbomba nelle casse, rumori vari e continue problematiche generali nel collegamento che hanno riguardato tutti i consiglieri presenti in remoto, così come asserito dallo stesso presidente Marsilio durante la seduta.

Visti questi continui disagi avevo chiesto al Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, di sospendere la seduta per cercare di risolvere questi disservizi ma lui, con grande maleducazione, mi ha detto che se non mi andava bene me ne potevo anche andare!!! Una risposta francamente inaccettabile per chi ricopre un ruolo istituzionale che dovrebbe garantire l’imparzialità e la corretta tenuta dell’assemblea e che dà l’esatta dimensione di chi ci governa!”.

 

Questo il pensiero del Capogruppo di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani che stamane, nel corso della seduta, ha più volte cercato, invano, di sollevare i problemi tecnici e di collegamento che rendevano difficoltoso lo svolgimento dell’Assise. Purtroppo però la maggioranza ha preferito tirare per la propria strada, impedendo di fatto il normale svolgimento democratico del confronto. “Non è possibile tenere un Consiglio Regionale in queste condizioni – prosegue Mariani – non capisco francamente perché gli studenti possano andare tranquillamente a scuola e gli operai recarsi in fabbrica per lavorare, mentre noi non possiamo tenere il Consiglio Regionale in presenza, quando gli spazi ci consentirebbero di garantire il corretto distanziamento e rispettare tutte le norme: così facendo si limita l’attività dei consiglieri e la possibilità di confronto democratico!”.

 

“Ora comprendo perfettamente che alla traballante maggioranza di centrodestra faccia comodo svolgere così il Consiglio, scappando dal confronto, come ha fatto il Governatore Marsilio che ha liquidato con “due parole” gli avvicendamenti in Giunta e questi ultimi mesi di tempesta interna al suo esecutivo, così come sia facile stoppare sul nascere discorsi che non piacciono trincerandosi dietro a disguidi di natura tecnica, ma non è così che funziona in democrazia. O la Presidenza del Consiglio è in grado di garantire lo svolgimento dell’Assise in maniera corretta oppure dovremo tornare a svolgerla in presenza, in caso contrario saremo costretti a prendere provvedimenti contro questo modus operandi che limita il confronto e rende impossibile alle opposizioni svolgere il proprio ruolo” conclude il Capogruppo di “Abruzzo in Comune”.

 

“In tal senso mi auguro che il Presidente Sospiri prenda appunto seri provvedimenti verso la sua collaboratrice nello staff della Presidenza del Consiglio Regionale che si è permessa di offendere il sottoscritto nel corso della diretta di stamane quando si lamentava delle difficoltà di svolgimento della seduta, scrivendo sotto i commenti della diretta che non era colpa della Presidenza del Consiglio se io vivevo in un “bunker” e facendo facile ironia sulle mia capacità informatiche! Certi comportamenti non sono appropriati di chi svolge un ruolo nel pubblico, ma certo è che se Sospiri è il primo a dare il cattivo esempio con le sue affermazioni cosa ci si può attendere da chi collabora con lui?!”.

 

Sara Marcozzi. “Il Consiglio regionale di oggi si è tenuto esclusivamente per ratificare il gioco di poltrone a cui il centrodestra al completo (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) ha partecipato. Il rimpasto di Giunta è arrivato senza che il Presidente Marsilio abbia fornito alcuna spiegazione di tale decisione, nonostante da settimane i lavori in Regione Abruzzo siano di fatto bloccati da questo stallo alla messicana. Possiamo però immaginare benissimo cosa sia successo: un regolamento di conti a suon di Assessorati e Sottosegretariati dopo le sconfitte delle amministrative, segno che l’Abruzzo sia in balia di una maggioranza fuori dalla realtà, più impegnata a parlare di poltrone e a fare propaganda che a lavorare per i cittadini. Il tutto nel mezzo, purtroppo, della seconda ondata del Covid, con i contagi che aumentano insieme ai decessi. Per questo non è accettabile assistere a questi teatrini vergognosi”.

 

Lo afferma il Capogruppo M5S Sara Marcozzi a commento del Consiglio regionale tenuto questa mattina. “È il momento – prosegue – che il centrodestra guardi in faccia l’emergenza e pensi alle esigenze dei cittadini. A partire dall’organizzazione della sanità che loro non sono stati in grado di migliorare. Se in Abruzzo dovessimo nuovamente finire al collasso dei posti letto la colpa sarebbe del Governo regionale a trazione leghista, che ha gestito il sistema sanitario senza essere stato capace di farsi trovare pronto. Questo è ciò che testimoniano i vergognosi accordi che le Asl di Teramo e Lanciano-Vasto-Chieti hanno dovuto fare con la Asl di Pescara, istituzionalizzando il baratto e scambiandosi infermieri con posti letto nel Covid Hospital, una struttura che sarebbe dovuta essere già al servizio di tutta la Regione senza bisogno di Convenzioni.

 

È un’immagine veramente riprovevole quella che viene data all’esterno, con professionisti utilizzati alla stregua di banconote. Solita disorganizzazione per ciò che riguarda i tamponi, dal momento che ancora oggi gli abruzzesi sono costretti ad aspettare ore prima di poterlo effettuare, e giorni prima di avere una risposta”. “I disagi proseguono sulla mancanza dello stanziamento dei fondi promessi col Cura Abruzzo 2: finora a destinazione sono arrivati solamente gli aiuti alle famiglie, ma per ciò che riguarda il sostegno a imprese, professionisti, turismo, borse di studio, scuola, polizia locale, nemmeno un euro è partito nella direzione delle casse degli abruzzesi. Per non parlare del fatto che, anche nella nostra regione, abbiamo assistito a scene di autobus stracolmi e, molto spesso in condizioni pessime: anche qui le responsabilità sono da imputare all’incapacità di agire tempestivamente del centrodestra abruzzese, che non avendo fatto una programmazione efficace, ha dovuto chiudere scuole superiori e università per limitare l’afflusso sui mezzi pubblici”. “Insomma, visti questi enormi disagi che non hanno ancora trovato una soluzione, invito la Lega, in particolar modo il Presidente della Commissione Bilancio D’Incecco, e tutto il centrodestra a lavorare di più e meglio rispetto a quanto fatto finora, magari evitando di partecipare alle riunioni su Zoom che, secondo la stampa, Matteo Salvini starebbe organizzando con i suoi colleghi di partito chiedendo di attaccare il Governo nazionale, dimostrando che la loro unica visione è la propaganda. Così facendo, il rischio per la Lega in Abruzzo è quello di emulare le torbide vicende della Lega in Regione Lombardia, tra poltrone, consulenze, trust fra Panama e Svizzera e test sierologici, come illustrato nelle inchieste di Report”, conclude.

 

Marianna Scoccia. “Provvedimento che è stato votato oggi in Consiglio Regionale  “revoca nomina assessore Mauro Febbo” è l’ulteriore conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, del fallimento politico della Lega Abruzzo e del suo coordinatore regionale Luigi D’Eramo. Avezzano e Chieti rappresentano lo specchio della assoluta inadeguatezza di una classe dirigente che è nata casualmente e, come tutte le cose casuali, è destinata a scomparire altrettanto velocemente. Se si votasse oggi la Lega passerebbe da 10 a 4 Consiglieri Regionali certificando un disastro senza precedenti.

Se non ci fosse stato il senso di responsabilità di Fratelli d’Italia, del Presidente Marsilio e la grande esperienza del mio amico Lorenzo Sospiri questa Legislatura sarebbe già terminata. Agli amici della Lega, ai quali mi rivolgo con simpatia e tenerezza, dico che la ricreazione è terminata: Sveglia!!! Stanno  conducendo una regione al baratro!!! Hanno deciso di togliere un Assessore come Mauro Febbo semplicemente perché avevano bisogno di un capro espiatorio al fine di nascondere i disastri amministrativi ed elettorali di cui la Lega risulta l’unica colpevole.

Spero che Mauro Febbo, uomo di destra che come me ha pagato l’arroganza, l’incompetenza e la protervia di un signore che in modo del tutto casuale è diventato parlamentare, un signore e che è riuscito a lasciare il segno perfino in una Regione come la Puglia, suoni la sveglia!!!!! I cittadini Abruzzesi hanno bisogno di responsabilità, di attenzione ai problemi. Hanno bisogno di una Amministrazione responsabile.  Abbiamo tutti bisogno di uno sforzo per trovare risposte eccezionali a questo momento particolare. Abbiamo bisogno di superare questi momenti particolarmente difficili. E lo dobbiamo fare con la serietà di chi ha tra le mani il futuro della propria gente e non con la leggerezza di chi sembra più occupato a giocare a scacchi.

Spero che riusciranno a pensare  al futuro dell’Abruzzo e a lasciarsi dietro le spalle il circo, i nani e le ballerine che hanno tenuto banco in questi mesi deludenti di governo”. La nota del Consigliere regionale Marianna Scoccia

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