Abruzzo B&B, la replica di Febbo: immotivato il ricorso al Tar

Sono profondamente rammaricato nel dover constatare nuovamente come Lucia Simioni, millantando una rappresentanza dei B&B, più desiderata che reale, non perda occasione per ricorrere a comunicati stampa, oggi persino ad un immotivato ricorso al TAR, per cercare di avere un minimo di notorietà”. Queste le dichiarazioni dell’Assessore Regionale al Turismo, Mauro Febbo.

 

 

 

“Dal mio insediamento, è la terza volta che mi trovo costretto a rispondere a delle dichiarazioni meramente strumentali della Signora Simioni che hanno più il sapore di una ricerca di notorietà piuttosto che di proposte per la crescita del settore dell’accoglienza e ricettività nella nostra Regione. In ogni suo intervento leggiamo pompose presentazioni dell’AssociazioneBnB che riscontriamo dal sito stesso raccoglie l’adesione di 20 strutture sulle 1300 localizzate in Abruzzo, ovvero l’1,5 %. Siamo rappresentanti delle istituzioni e abbiamo l’obbligo di tenere in debita considerazione le istanze di tutti, ma se il nostro operato risulta efficiente ed efficace per il restante 98,5% del settore, anche attraverso comunicati stampa di apprezzamento, forse, non vorrei essere indelicato e poco galante, ma le sue tesi e dimostranze sono infondate e inopportune”.

 

 

 

“Dal mio insediamento – prosegue Mauro Febbo- avvenuto a marzo, mi sono già distinto dai miei predecessori per aver ricevuto tutti i B&B, cosa mai avvenuta in precedenza, il 2 aprile u.s. in un incontro pubblico in cui abbiamo spiegato le nostre strategie e le modifiche che avremmo apportato alla DGR 1060 del 31 dicembre 2018, fatta dal precedente governo regionale, che creava non pochi problemi al settore. Con la DGR 307 del 3 giugno 2019 abbiamo prodotto semplificazione e definito gli indirizzi per la somministrazione della prima colazione nelle strutture ricettive turistiche di Bed and Breakfast, abbiamo modificato l’atto di indirizzo, abbiamo permesso a tutte le attività operanti di adeguarsi entro il 31 ottobre. Proprio alla vigilia di questa scadenza, arriva un ricorso al TAR motivato dalla Simioni stessa dal fatto di non essere ricevuta. Rimango basito considerando che si possa ricorrere al TAR per violazioni di norme o leggi, e non mi sembra affatto questo il caso, ma non di certo per una simile motivazione”.

 

 

 

“Delle polemiche futili ed inutili non mi curo. La mia unica preoccupazione – conclude Mauro Febbo- è lavorare di concerto con il personale della Direzione alla definizione di leggi e progetti che possano permettere di far crescere il settore dell’accoglienza e della ricettività, lavorando sia sulla semplificazione dell’esistente, sia apportando delle novità in linea con l’evoluzione della richiesta ricettiva che muta. Stiamo valutando gli ultimi dettagli e come mia consuetudine, sarà mia premura condividerle in un incontro con le associazioni di categoria”.

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