Dopo che il Governo Draghi aveva estromesso il gruppo Toto nel 2021, un emendamento restituisce la concessione autostradale alla società Strada dei Parchi. Scontro in maggioranza.
La burrascosa vicenda legata alle concessioni autostradali della A24 e A25, tratto che collega Roma a Teramo, passando per L’Aquila, torna al centro del dibattito politico. Nel 2022 infatti, la società del gruppo Toto, si era vista estromessa dal Governo Draghi che aveva rimesso tutto in capo ad Anas, giustificando la scelta con gravi inadempienze nella gestione dei viadotti, con rischio derivanti per gli utenti.
Ad aumentare il grado di rigore, sicuramente il periodo storico in cui tale decisione era stata presa, a ridosso del crollo del Ponte Morandi. Tuttavia, una svolta decisiva si è avuta quando due tribunali abruzzesi, quello di L’Aquila e quello di Teramo, con due sentenze avevano scardinato tali accuse mosse dall’Esecutivo Draghi, dando il via alla lunga battaglia legale che in questi giorni pare aver trovato il suo culmine.
Strada dei parchi e l’emendamento salviniano
Strada dei parchi, la società facente parte del gruppo Toto, nel 2022 era stata estromessa dalle concessioni autostradali per i tratti A24 e A25, che essenzialmente collegano Roma e Teramo passando per L’Aquila. La decisione, presa dal Governo Draghi, si basava su ipotesi di gravi inadempienze nella gestione dei viadotti, con rischio derivanti per gli utenti. Tali ipotesi sono state poi smentite, da due sentenze di due tribunali abruzzesi.
Il 16 ottobre scorso poi, il Decreto Legge 145 (Misure urgenti in materia economica e fiscale) viene approvato da Palazzo Chigi. Al suo interno, un emendamento si rivela la chiave di Matteo Salvini per riassegnare la concessione autostradale alla società del gruppo Toto, il cui contratto iniziale comprendeva un periodo di tempo che andava dal 2001 al 2030.
A cambiare le carte in tavola è una sentenza del giugno scorso del Tribunale civile di Roma che aveva quantificato in 2,2 miliardi la somma dovuta dallo Stato a Strada dei parchi con una provvisionale di 500milioni da versare subito alla ex concessionaria per evitare la messa in liquidazione della società. Inizia a questo punto il dialogo serrato col Ministro Salvini.
Salvini infatti, nel tentativo di evitare un esborso enorme che il governo non poteva permettersi, termina così le trattative: 500milioni a Strada dei parchi e ripristino della concessione, come previsto nell’articolo 14bis del Dl 145 in materia fiscale e in fase di revisione in Parlamento, ma con l’obbligo della società di rinunciare a tutti i vecchi contenziosi, sia nei confronti del Mit che di Anas. La maggioranza appare spaccata sulla decisione.