Le opere hanno viaggiato dalla Germania all’Italia scortate dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e sono poi state affidate a Roma al TPC L’Aquila per la consegna al Museo Nazionale d’Abruzzo.
La vicenda, travagliata, ha inizio 120 anni fa, proprio il 6 ottobre del 1902 quando furono trafugate tutte le 16 tavolette dalla Chiesa parrocchiale di Sant’Eustachio a Campo di Giove per essere immesse sul mercato antiquariale singolarmente. Nel 1947 Federico Zeri ne aveva individuata una che entrò a far parte delle collezioni del Museo nel 1954. Nel 2018, generosamente, il Grand Rapids Art Museum del Michigan aveva donato al Munda le due che custodiva da diverso tempo e l’anno successivo ne arrivò un’altra sequestrata in Italia.
Lo scorso luglio, dopo una lunga trattativa che ha visto attivi dirigenti e funzionari MiC, le tavolette sono state acquistate per il Munda dalla Direzione generale Musei presso la casa d’asta Lempertz di Colonia.
Le opere del Maestro di Campo di Giove (Nicola Olivieri della Pietranziera) arricchiscono cosi l’agiografia del Santo con il racconto di quattro episodi della sua vita:
-Sant’Eustachio diviso dalla moglie;
-Traiano nomina Sant’Eustachio capitano dell’esercito;
-Sant’Eustachio in battaglia;
-Sant’Eustachio ritrova la moglie.
Le tavole saranno sottoposte a restauro per essere poi esposte nel Museo insieme alle altre che fanno già parte della collezione.