Pescara. La Federazione regionale di Confartigianato sollecita la fusione delle Camere di Commercio abruzzesi. Confartigianato ritiene che in Abruzzo si stia perdendo tempo prezioso ed esorta tutte le organizzazioni che rappresentano le categoria d’impresa ad impegnarsi a superare ‘questa incomprensibile impasse’.
“Non ci sono strade alternative – ha spiegato Angelo Taffo, presidente Confartigianato Abruzzo – Se entro il 28 febbraio 2015, volontariamente e coscientemente, i quattro enti camerali non dovessero scegliere il loro destino, optando per la miglior forma di “fusione”, quella, cioè, che consentirebbe di conservare almeno due Camere di Commercio, interverrebbe il ministero dello Sviluppo Economico, che cancellerebbe in un sol colpo la lunga storia di tre enti camerali.
Questo non deve accadere perchè dobbiamo essere noi abruzzesi i protagonisti del nostro territorio e di tutto ciò che rappresentiamo’. Taffo poi, seguendo la logica della contiguità e della morfologia territoriale, ha detto che ‘unendo ad esempio Pescara e Chieti si raggiungerebbe la quota di 95 mila iscritti e si creerebbe un ente forte. Per noi, comunque, che sia tra Pescara e Chieti e tra Teramo e L’Aquila, o tra L’Aquila e Chieti e Pescara e Teramo, l’importante è che si faccia la fusione’.
Infine, il presidente ha annunciato che si sta pensando alla fusione tra Confartigianato Abruzzo e Molise ‘stiamo già discutendo di questa eventualità e siamo ormai in una fase avanzata’.