Sociale, dalla Regione oltre 8milioni di euro per i disabili VIDEO

L’Aquila. 8 milioni 296 mila euro, ossia due milioni in più rispetto alla vecchia programmazione.

A tanto ammonta la cifra che la Regione Abruzzo destinerà er la Non-autosufficienza, come comunicato dall’assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza delle associazioni convocate anche per “fare chiarezza rispetto alle informazioni errate apparse nei mesi scorsi sui giornali, che avevano generato timore e confusione sulla possibilità di ottenere sostegni irrinunciabili”.

Marinella Sclocco ha presentato il Piano locale per la Non-autosufficienza 2014, i cui fondi assegnati all’Abruzzo, di esclusiva provenienza governativa, saranno utilizzati per il 60 per cento per l’assistenza domiciliare integrata, l’assistenza domiciliare socio-assistenziale, il servizio di aiuto personale, il Telesoccorso-teleassistenza- il Trasporto, i centri diurni, le assegnazioni economiche per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale, l’assegno di cura, l’Assegno di vita indipendente.

Su quest’ultimo aspetto, in particolare, l’assessore ha fatto notare che “c’è differenza tra legge sulla vita indipendente e piano di azione locale per la non autosufficienza. Pur tuttavia, in accordo con le associazioni, abbiamo concordato che con questo programma potesse essere finanziata anche una quota per la vita indipendente”.

Il restante 40 per cento degli oltre 8 milioni di euro dovrà invece essere utilizzato per finanziare l’assistenza domiciliare integrata disabilità gravissima, l’assistenza domiciliare socio-assistenziale disabilità gravissima, l’assegno di disabilità gravissima rivolto alle persone affette da sla e in condizione di dipendenza vitale.

Oltre allo stanziamento aggiuntivo, la novità è rappresentata dal decreto del Governo che ha assegnato il 40 per cento della somma totale ai disabili gravissimi. “Alla luce di questa nuova decisione – ha fatto notare la Sclocco – è possibile che non tutti i fondi legati al 40 per cento potranno essere spesi. Se ciò dovesse essere, chiederemo al Governo di poterli rispalmare sulle restanti voci”.

Entro il 10 novembre gli enti d’Ambito dovranno far pervenire alla Regione, a loro volta, i loro piani locali per ottenere le risorse, previa verifica positiva degli uffici regionali.

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