Teramo, l’Asp ritarda i pagamenti: per la Confcooperative Abruzzo il problema è nella Regione

“La Regione Abruzzo vuole deliberatamente far morire il terzo settore, con gravissimo danno per le persone fragili e per tantissimi di lavoratori”. È senza appello l’attacco di Massimiliano Monetti, presidente di Confcooperative Abruzzo, che interviene sulla grave situazione in provincia di Teramo, “dove la Asp – l’azienda pubblica di servizi alla persona – da mesi non paga le cooperative impegnate nel sociale. Si tratta di realtà che gestiscono servizi importanti alla persona in case di riposo, asili nido, strutture sanitarie. Servizi ora fortemente a rischio”.

“Ci risultano – dice Monetti – fatture non pagate per un ammontare di circa 6 milioni e mezzo di euro. Così, tutte le cooperative interessate ormai non riescono più a pagare gli stipendi dei loro di dipendenti: c’è chi è in arretrato di un mese, chi di diverse mensilità. Una situazione – aggiunge – resa ancora più difficile dal fatto che le banche non sono più disposte a concedere prestiti, avendone già fatti in abbondanza sinora per venire incontro ad una circostanza davvero drammatica”.

Il problema per Monetti risiede nella “mancanza di volontà della Regione Abruzzo, in particolare dell’assessorato alle Politiche sociali, di onorare gli impegni. Stiamo parlando, infatti, di convenzioni regolarmente sottoscritte con la Asp di Teramo, che però non riceve da mesi i soldi proprio dall’ente del governatore Marco Marsilio e dell’assessore Piero Fioretti. Inoltre, siamo di fronte ad una situazione di stallo in quanto da tempo il consiglio di amministrazione dell’agenzia è bloccato per beghe politiche. Non ci stupiamo, dunque, se i lavoratori sono sul piede di guerra. È del tutto evidente che in questo modo la Regione intende smantellare un forte tessuto sociale, e non perché non ci sia mercato, anzi: i bisogni stanno progressivamente crescendo, e le coop sono quotidianamente impregnate sul campo. Tra l’altro, va aggiunto che in questa fase le stesse coop non possono neanche licenziare, alla luce del blocco imposto a livello nazionale”.

In merito ai rubinetti chiusi delle banche, il presidente di Confcooperative Abruzzo è drastico: “Che sia la Regione a indebitarsi, non certo le cooperative. Chiediamo – conclude Monetti – che la Regione Abruzzo trasferisca subito i soldi alla Asp. Se questo non dovesse accadere a breve, assisteremo all’azzeramento del terzo settore abruzzese, le coop chiuderanno e quei servizi comunque indispensabili saranno alla mercé del mercato, con realtà di fuori regione che verranno a colonizzare l’Abruzzo”.

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