Abruzzo, dall’inizio del 2014 scoperti 66 evasori: il bilancio della Guardia di Finanza

auto finanzaL’Aquila. In termini di sommerso d’azienda, complessivamente, sono stati individuati in questo primo scorcio d’anno dalla Guardia di Finanza 66 evasori, tra totali (57) e paratotali (9) che hanno sottratto all’imposizione una base imponibile pari a circa 89 milioni di euro ed Imposta sul Valore Aggiunto per circa 13,3 milioni di euro.

Rilevante la mole di dati qualificati raccolti dalle pattuglie di “117” delle Fiamme Gialle abruzzesi nel corso del quotidiano e capillare controllo del territorio. Sono 140 i veicoli di grande cilindrata e 27 i natanti individuati nell’ambito di controlli sugli “indici di capacita’ contributiva” su beni mobili di lusso, espressivi di elevata disponibilita’ economica: dati che con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo consentiranno la verifica della effettiva capacita’ contributiva dei relativi intestatari. Sono 389 invece le segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilita’ “117”: segnale inequivocabile – e’ stato spiegato stamani nel corso delle celebrazioni per il 240esimo anniversario del Corpo – di una generale rinnovata coscienza sociale da parte della cittadinanza onesta che, sempre piu’ bisognosa di un senso di “legalita’ economica”, non esita a denunciare comportamenti illeciti. In materia di scontrini e ricevute fiscali i controlli sono stati 2.400 dei quali 399 sono risultati irregolari (in percentuale del 17%).

Sono 164 i lavoratori irregolari scoperti dei quali 146 completamente in nero individuati anche attraverso la pianificazione di periodici “interventi a massa” coordinati a livello regionale e/o provinciale, ed in taluni casi svolti in collaborazione con le Direzioni Provinciali del Lavoro in ossequio a specifico Protocollo d’intesa stipulato con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Sono invece 60 i datori di lavoro verbalizzati per utilizzo di manodopera irregolare. Quest’ultimo rappresenta un fenomeno particolarmente insidioso in ragione della connessione, il piu’ delle volte, con altre forme di illegalita’ quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, le frodi in danno dell’I.N.P.S.. Se a cio’ si aggiunge il fatto che i lavoratori impiegati in nero non hanno alcune garanzie in termini ne’ previdenziali ne’ assicurativi in caso di infortuni, si puo’ ben intuire – ha affermato il generale Francesco Attardi – come l’azione ispettiva nel delicato comparto assuma particolare rilevanza a beneficio non solo della pretesa erariale ma anche del cittadino “sfruttato”.

Accanto alla piu’ tradizionale lotta all’evasione fiscale, la Guardia di Finanza e’ chiamata anche a contrastare le varie forme di illegalita’ che recano pregiudizio alle uscite del bilancio comunitario, nazionale e locale, settore nel quale si palesa un’accresciuta sensibilita’ da parte dell’opinione pubblica. 

Lo ha ribadito stamani il comandante regionale del Corpo, il generale di Brigata Francesco Attardi. L’azione delle Fiamme Gialle nello specifico segmento, coerentemente con gli obiettivi imposti dall’Autorita’ di Governo con i processi di “spending review”, mira ad evitare che le risorse pubbliche diventino preda di truffatori e di associazioni criminali, a danno delle politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie, maggiormente colpite dall’attuale crisi economica e della recessione internazionale.

Tutto cio’ mediante affinazione dei processi di selezione dei target ed una piu’ accentuata valorizzazione, in chiave trasversale, dei servizi svolti in altri comparti, in modo da indirizzare l’azione di servizio verso la repressione dei piu’ gravi e diffusi fenomeni di frode e mala gestio e verso l’individuazione dei nodi ove si annida inefficienza della gestione dei processi di spesa. Di assoluto rilievo, in questo ambito, la collaborazione con la Procura della Repubblica della Corte dei Conti e, sul piano organizzativo, la stipula di protocolli d’intesa con gli Enti locali al fine di individuare e reprimere illecite percezioni di provvidenze pubbliche. Molteplici sono i “protocolli d’intesa” stipulati ultimamente dal Comando Regionale Abruzzo: i maggiori Comuni del territorio abruzzese, l’Universita’ di Chieti e Teramo, la Regione Abruzzo, sono i principali Enti che collaborano attivamente oramai con i finanzieri abruzzesi in materia di spesa sanitaria, prestazioni sociali agevolate e fondi strutturali.

Non solo lotta all’evasione fiscale, dunque, ma anche recupero delle risorse distolte fraudolentemente dalle finalita’ pubbliche cui sono destinate. Premiante a tal riguardo e’ stata l’attivita’ dei finanzieri della Compagnia di L’Aquila che nel maggio scorso, in esecuzione di apposito provvedimento dell’Autorita’ Giudiziaria inquirente, hanno operato un sequestro preventivo per equivalente di beni per un valore di oltre il milione di euro al termine di un’indagine che ha visto protagonisti in negativo tre soggetti indagati per truffa ai danni dello Stato.

L’attivita’ di contrasto agli illeciti ai danni del Bilancio dell’Unione ovvero delle indebite percezioni di finanziamenti nel comparto degli aiuti all’agricoltura, in quello dei fondi strutturali e degli incentivi alla formazione, strumentali al rilancio dell’occupazione ed al rafforzamento del tessuto economico, hanno portato i finanzieri a riscontrare 306 violazioni. Il dato e’ stato illustrato dal comandante generale delle Fiamme gialle in Abruzzo, Francesco Attardi, nel corso della cerimonia della fondazione del Corpo.

In tale contesto sono state denunciate 15 persone, accertati contributi e finanziamenti comunitari percepiti indebitamente per circa 2 milioni di euro. Nell’ambito delle frodi al Bilancio Nazionale e degli Enti Locali sulla spesa previdenziale ed assistenziale, le fiamme gialle della Regione Abruzzo hanno riscontrato 52 violazioni. I soggetti denunciati sono stati 56. L’attivita’ ha consentito di controllare importi per circa 3,4 milioni di euro ed individuare complessivamente circa 2,8 milioni di euro di finanziamenti indebitamente percepiti. Entrando nei dettagli, in materia di spesa previdenziale sono stati effettuati 44 interventi ispettivi al termine dei quali 41 sono stati denunciati alla competente Autorita’ Giudiziaria. Sono 44 le violazioni riscontrate. Ammontano a circa 1,6 milioni di euro le somme indebitamente percepite a fronte delle quali sono stati sequestrati, anche per equivalente, disponibilita’ finanziarie per circa 40 mila euro, 7 depositi bancari, 11 immobili e terreni per 46.750 mq. Sul fronte della spesa sanitaria, nel corso dei primi mesi del 2014 sono stati 27 gli interventi nello specifico e delicato settore, a margine dei quali sono state accertate 28 violazioni e frodi in danno del Servizio Sanitario Nazionale per circa 6 mila euro. Sono 67 i soggetti verbalizzati dei quali 47 denunciati all’Autorita’ Giudiziaria. In materia di prestazioni sociali agevolate, hanno permesso i militari delle Fiamme gialle di scovare 27 “falsi poveri”, dei quali 3 sono stati denunciati all’Autorita’ Giudiziaria, ed accertare indebite percezioni per circa 12 mila euro. In merito ai danni erariali sono state accertate 20 violazioni per oltre 4,8 milioni di euro.

 

Impostazioni privacy