Emendamento salva slot machine, Acerbo attacca CL e Chiavaroli: norma contro Pescara e l’Abruzzo

maurizio_acerboPescara. “La senatrice Federica Chiavaroli, nominata al Parlamento da Quagliariello e dalla lobby di Comunione e Liberazione, deve soltanto vergognarsi per l’emendamento di cui si è fatta promotrice. Non solo ha proposto una norma contro i sacrosanti tentativi di regolamentare un fenomeno  che ha trasformato le ludopatie in una patologia di massa, ma lo ha fatto contro il suo Comune e la sua Regione”.

Lo ha ribadito il consigliere regionale e comunale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, ricordando come “Pescara è uno di quei comuni che hanno introdotto, su proposta di Rifondazione Comunista, agevolazioni fiscali per gli esercizi che rinunciano alle slot machine. L’Abruzzo ha recentemente approvato una legge che cerca di limitare la diffusione di nuove istallazioni. Il consiglio comunale di Pescara e il consiglio regionale sono stati unanimi nel votare i provvedimenti che la Chiavaroli che saranno oggetto grazie alla Chiavaroli di sanzioni economiche da parte dello Stato. Personaggi come la Chiavaroli sono assai più pericolosi di macchiettisti come Razzi. Antonio mediamente non sa nemmeno cosa vota, Federica invece è ben cosciente di ciò che fa. Avevo avuto modo già in Comune e in Regione di constatare come la Chiavaroli tenda a ritagliarsi un ruolo come portavoce di interessi forti e lobbies di vario genere.D’altronde quando fu candidata nel listino regionale venne presentata come esponente dei Giovani di Confindustria nonché ciellina della Compagnia delle Opere. Francamente non se ne può più di questi “giovani” rampanti esponenti della società presunta civile che scendono in politica con un’ambizione e un cinismo davvero inquietanti. Nutro il massimo rispetto per chi condivide percorsi di fede ma domando: perché CL e Compagnia delle Opere – conclude Acerbo – esprimono un ceto politico così cinico e spregiudicato?”

Nella giornata di oggi anche l’assessore regionale Paolo Gatti ha lanciato un appello alla Chiavaroli affinché venga ritirato l’emendamento che contrasta la legge sulla ludopatia appena approvata in Abruzzo.

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