Sono 6500 i lavoratori abruzzesi che usufruiscono della cassa integrazione e della mobilità in deroga e che potrebbero restare a breve senza reddito e senza lavoro.
E questo perché le risorse stanziate dal Governo per l’Abruzzo, finora circa 68 milioni di euro, sono insufficienti. Servono immediatamente altri 35 milioni di euro, altrimenti migliaia di lavoratori verranno licenziati e resteranno senza tutele.
“Quello che ci preoccupa di più” commenta il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini “è il fatto che a restare senza assistenza sarebbero i lavoratori della piccola e media impresa, ovvero quelle imprese sotto i quindici dipendenti e del settore dell’artigianato tipiche del tessuto economico abruzzese. Per queste ragioni, ed al fine di ottenere il rifinanziamento dal Governo, ieri abbiamo votato una risoluzione bipartisan che impegna il presidente Chiodi a sostenere le ragioni dell’Abruzzo nei confronti del Governo nazionale, a cui va chiesto di integrare celermente le risorse per la nostra regione. Se così non fosse, ci troveremo di fronte ad una vera paralisi del settore economico con ripercussioni gravissime per migliaia di lavoratori e per l’economia regionale”.
Questi fondi interessano in Abruzzo circa 4500 lavoratori che usufruiscono della cassa integrazione in deroga ed altri 2000 lavoratori per la mobilità in deroga. Per avere un’idea dei numeri, basti pensare che nel 2013 le aziende che hanno fatto richiesta di cassa integrazione in deroga in Abruzzo sono state 1541.
Con la risoluzione bipartisan (primi firmatari Ruffini e Gatti e condivisa dai consiglieri Acerbo, Caramanico, Costantini e Paolini) approvata ieri, il Consiglio regionale ha impegnato il presidente Chiodi a proseguire, attraverso la Conferenza delle Regioni, l’attività di stimolo e richiesta nei confronti del Governo affinché vengano integrate le risorse governative per cassa integrazione in deroga in favore della Regione Abruzzo per l’anno 2013 e vengano previste risorse per l’anno 2014 nella Legge di Stabilità.