Autoporti, ecco le tre incompiute d’Abruzzo

autoporto_rosetoCastellalto, Roseto e San Salvo: qui si trovano i tre autoporti incompiuti d’Abruzzo. Uno spreco di risorse denunciato dal Movimento cinque Stelle di Castellalto, che chiede l’intervento della Regione.

“Quello di Castellalto” dicono “costato circa 6 milioni di euro, è diventato deposito di roulotte dismesse risalenti al terremoto dell’Irpinia e vecchi bidoni dell’immondizia di ogni genere, perfettamente integrati nella vegetazione che ormai prospera fluente all’ interno della struttura degradata e mai entrata in funzione. L’autoporto di Roseto, costato 7 milioni, non è mai entrato in funzione. Le aziende artigianali che hanno costruito in quell’area che doveva diventare il cuore pulsante dell’economia rosetana sono state costrette a districarsi per le vie burocratiche e legali dopo la richiesta di 6 milioni di euro di conguaglio per i maggiori oneri derivanti dall’indennità di esproprio dal comune Rosetano, su richiesta dagli ex proprietari dei terreni. L’autoporto di San Salvo, costato 12 milioni di euro, fu inaugurato nel 2008 dopo i controlli e i collaudi e consegnato alla Regione Abruzzo che doveva costituire una società mista pubblico-privato. Per adesso però l’unica cosa che si riscontra è la totale devastazione ad opera di vandali all’ interno della struttura. Sono da ricordare i proclami politici prima delle elezioni elettorali che diventano veri e propri cavalli di battaglia, fu infatti nel dicembre 2005 che Tommaso Ginoble in un conferenza stampa rassicurava sull’imminente apertura degli autoporti, e a marzo 2012 è tornato sull’argomento Claudio Ruffini. Gli attivisti del movimento 5 stelle di Castellalto chiedono che la Regione si prenda la responsabilità dello sperpero di denaro pubblico e provveda ad avviare l’iter di completamento ed appalto delle strutture”.

 

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