COLPEVOLE: 9 ANNI e 6 MESI A DEL TURCO – Ascolta la sentenza

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Pescara. Dopo 5 anni di inchiesta e processo, la sentenza su Sanitopoli: Del Turco condannato a 9 anni e 6 mesi.

L’ex Governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco è stato condannato a 9 anni e 6 mesi.
Alle 13:53, dopo 4 ore di camera di consiglio, il pronunciamento della sentenza da parte del presidente del Colleggio del Tribunale, Carmelo De Sanctis (a latere Gianluca Falco e Massimo De Cesare) : condanna a 3 anni e 6 mesi per l’ex titolare di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, 9 anni per l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga. Bernardo Mazzocca condannato a 2 anni. 9 Anni di reclusione per l’ex capogruppo Pd in consiglio regionale Camillo Cesarone, 2 anni per Bernardo Mazzocca. Assolto Zelli, condannato a 4 anni l’ex parlamentare Pdl Sabatino Aracu.
Per Del Turco, i pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli avevano chiesto 12 anni e l’interdizione dai pubblici uffici.
Ascolta la sentenza

LE CONDANNE

Ottaviano Del Turco 9 anni e 6 mesi e interdizione perpetua pubblici uffici

Camillo Cesarone, ex capogruppo regionale del Pd, 9 anni
Lamberto Quarta, ex segretario generale dell’ufficio di presidenza della Regione Abruzzo, 6 anni e 6 mesi
Sabatino Aracu, ex parlamentare Pdl, 4 anni
Antonio Marcello Boschetti, ex assessore regionale alle attività produttive, 4 anni
Vincenzo Angelini 3 anni e 6 mesi (la Procura aveva richiesto solo 3 anni)
Bernardo Mazzocca, ex assessore regionale alla sanità 2 anni (pena sospesa)
Di Stanislao Francesco, ex direttore direttore dell’agenzia sanitaria regionale, 2 anni (pena sospesa)
Pierluigi Cosenza: 1 anno e 6 mesi
Società Villa Pini: pagamento di 400 quote (200 mila euro)
Assolto Vito Domenici, ex assessore regionale alla Sanità nella giunta Pace, per il quale è interevenuta anche la prescrizione su diversi capi d’imputazione, e Angelo Bucciarelli, ex segretario di Mazzocca. Assolto anche Gianluca Zelli, ex amministratore della Humangest, società assolta anch’essa. Assolto anche, Marco Panna.
Accolte tutte le richieste di risarcimento delle parti civili: si parla di cifre milionarie.

DEL TURCO: APPELLO SICURO

Contattato telefonicamente nella sua abitazione di Collelongo, Del Turco ha preferito non rilasciare alcun commento alla sentenza: “Prima si riflette, poi si commenta”, ha affermato. Ha assicurato, però, la volontà di ricorrere in appello contro la sentenza del Colleggio giudicante.

I COMMENTI

Alfonso Mascitelli, responsabile regionale IdV. “Le sentenze si rispettano e non hanno bisogno di essere commentate, ma se dobbiamo guardare al futuro, purtroppo, la colpa politica  di chi ha responsabilità decisionali è che a distanza di cinque anni è cambiato poco o nulla nella sostanza delle condizioni in cui si opera. L’ambiente amicale, clientelare, omissivo e a volte collusivo nella gestione della sanità, che si dimostra un terreno fertile per le derive penali, non solo non è stato smantellato ma tutto quanto è successo in Abruzzo, per mancanza di controlli veri e di trasparenza effettiva, potrebbe di nuovo verificarsi sulla pelle e sulle tasche degli abruzzesi. Se le cose non cambieranno realmente sarò facile profeta nel dire che le procure purtroppo avranno ancora lavoro a causa della sanità”.

 

Alessio Di Carlo della segreteria di Radicali Abruzzo. “Ora più che mai esprimo – a titolo personale – piena solidarietà politica e vicinanza umana ad Ottaviano Del Turco per l’incredibile epilogo del processo sulla Sanitopoli abruzzese. Nonostante dal processo non sia emersa alcuna risultanza a sostegno delle tesi degli inquirenti, evidentemente il Tribunale pescarese non se l’è sentita di certificare la bancarotta della Procura del capoluogo adriatico che sarebbe stata inevitabile qualora, alla assoluzione dell’ex Sindaco di Pescara di pochi mesi fa, si fosse aggiunta anche quella di Ottaviano Del Turco. Invito l’ex presidente firmare i referendum per la Giustizia Giusta presso i tavoli che allestiremo nei prossimi giorni, proprio all’interno del Tribunale di Pescara”.

Carlo Costantini (Mov139): “Le sentenze si rispettano, sia quando assolvono, che quando condannano. Sul piano politico però mi fa tremendamente soffrire l’idea che il futuro del centrosinistra in Abruzzo debba continuare ad essere legato chissà per quanti anni ancora agli esiti di processi penali”.

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