E’ stata approvata nel corso della seduta odierna del Consiglio Regionale, all’unanimità la risoluzione avente per oggetto i contenziosi Ria e l’apertura di un tavolo di trattative.
“Sono soddisfatto – ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico – della decisione del Consiglio regionale di accettare all’unanimità, su mia sollecitazione, la proposta di attivare finalmente e tempestivamente un tavolo di trattativa con le Organizzazioni sindacali ed i lavoratori della Regione Abruzzo, al fine di individuare una regolamentazione generale delle modalità di calcolo della R.I.A.( retribuzione di Anzianità) con conseguente superamento del contenzioso, non più eludibile anche alla luce dei numerosi ricorsi e del riconoscimento del diritto per i lavoratori in sede giudiziaria. Una trattativa seria e concreta che punti al pieno rispetto del diritto dei lavoratori , eliminando le disparità di trattamento , a favore di una positiva chiusura di un accordo transattivo e alla riduzione degli oneri finanziari sul bilancio della Regione Abruzzo”.
IL TESTO DELLA RISOLUZIONE
Oggetto: contenziosi RIA- attivazione tavolo di trattativa
Il Consiglio regionale
Visto che l’articolo 43 della L.R. 8 febbraio 2005 n. 6 dispone “All’art. 1 della L.R. 13 ottobre 1998, n. 118 è aggiunto il seguente comma: “2 bis. Ai dipendenti regionali inquadrati in ruolo a seguito di superamento di corso-concorso pubblico o concorso pubblico è riconosciuta, ai fini perequativi, la stessa retribuzione individuale di anzianità percepita dai dipendenti vincitori delle procedure concorsuali suddette ai quali è stato applicato il comma 1 quantificata tenendo conto dell’ammontare maggiore percepito a parità di anzianità di servizio al momento dell’inquadramento nella qualifica regionale coperta;
Visto che l’articolo 3 della L.R. 3 marzo 2005 n. 23 ha aggiunto al punto 1 dell’articolo 1 della L.R. n. 118/1998 dopo le parole “pubblico concorso” le seguenti “o a seguito di procedure di mobilità”;
Vista la proposta di abrogazione dell’articolo 43 della L.R. 8 febbraio 2005 n. 6 e s.m.i. di cui alla delibera di giunta n. 1367/C del 27 novembre 2006, nella quale si rilevava la mancanza della necessaria copertura finanziaria per l’applicazione della previsione normativa anche al personale non dirigenziale, quale desumibile dalla lettera della norma, nonché la retroattività della stessa, nonché la mancanza degli auspicati effetti perequativi che la norma intendeva introdurre e che invece si risolvevano in una sperequazione nei confronti del restante personale dipendente;
Visti i contenziosi in materia e le sentenze che hanno accolto i ricorsi del personale della Regione Abruzzo;
Considerato l’onere gravoso per il bilancio regionale, derivante dall’attuazione delle pronunce del giudice del lavoro e dalle spese di lite;
Ritenuto necessario procedere ad una transazione;
IMPEGNA
il Presidente e la sua Giunta
ad attivare tempestivamente un tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali ed i lavoratori della Regione Abruzzo, al fine di individuare, tenuto conto del diritto riconosciuto in sede giuridica, una regolamentazione generale delle modalità di calcolo della R.I.A., che elimini le disparità di trattamento a favore di una positiva chiusura di un accordo transattivo con riduzione degli oneri finanziari sul bilancio della Regione Abruzzo.
Giovanni D’Amico