Manca il personale e la Regione cosa fa? Oltre 4 milioni di euro per esternalizzare i servizi

palazzo_siloneCon Determina di Giunta 343 del 13 maggio scorso, la Giunta regionale ha deciso di dare al Formez Pa l’incarico per l’attività di assistenza tecnica per l’attuazione del PAR/FAS 2007-2013 a favore delle Direzioni regionali e dell’Organismo di Programmazione.

Quanto costa questo incarico? Esattamente 4milioni e 280mila euro. A denunciarlo é il consigliere comunale del Pd pescarese, Antonio Blasioli, il quale aggiunge anche che, tutto ciò, é stato giustificato, come si legge nella delibera, con una “carenza di risorse umane disponibili”.  “Questa carenza quantitativa” commenta Blasioli “appare poco plausibile dal momento che la Regione ha assorbito il personale dell’ARSSA, di Abruzzo-Lavoro e dell’APTR (cioè oltre 300 unità), elevando di molto l’organico dei dipendenti e che questo personale proveniente ha più volte lamentato la mancanza di competenze attribuite. A fronte di una scelta di esternalizzare l’assistenza tecnica e di supporto la Regione Abruzzo verserà la non modica cifra di €. 4280.000,00 mentre il personale regionale (esclusa la dirigenza) ha già visto ridursi per l’anno 2012 il salario accessorio e per l’anno 2013 si prevede che la decurtazione sarà ancora più sensibile, il personale del CIAPI vive nell’incertezza sul proprio futuro lavorativo e la stessa cosa accade al personale di Abruzzo Engineering. Il personale regionale è qualitativamente all’altezza di svolgere il supporto e l’assistenza agli interventi del PAR FAS, dal momento che l’ente regionale è strutturato in 9 Direzioni regionali e 6 Strutture Speciali di Supporto (di fatto altre Direzioni regionali) e, pertanto, possiede tutte le professionalità necessarie allo svolgimento dell’incarico. Non bisogna inoltre dimenticare che anche a voler sostenere l’assenza di professionalità esperte del settore, circostanza che escludo, con una spesa di gran lunga inferiore a quella prevista, si potrebbe “formare” il personale attualmente in servizio per svolgere le stesse attività creando un virtuoso circuito di collaborazione tra i dipendenti con scambio di reciproche informazioni ed esperienze che di fatto arricchirebbero la Regione Abruzzo, offrendo anche l’opportunità di elevare ulteriormente per il futuro la qualità del lavoro svolto e di motivare il personale. Non va sottaciuto inoltre che nella citata delibera di affidamento si precisa che permane in capo all’Amministrazione regionale la titolarità delle funzioni ed il regime di responsabilità. Se così è perché non affidare queste funzioni direttamente con l’organico regionale. In questo quadro di crisi per il personale e per gli enti regionali, la Giunta Chiodi fa una scelta di campo inversa e decide di non puntare sul patrimonio umano della Regione. Avrebbe potuto per esempio pensare alla realizzazione di ‘progetti obiettivo’ da parte del personale con un risparmio di quel fondo da utilizzare per il territorio visto che non possiamo permetterci questo lusso nell’attuale momento di crisi così profonda in cui viviamo”.

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