Salta in extremis la fusione Arpa-Sistema: un centinaio di posti di lavoro a rischio

arpa_busA pochi mesi dalla fusione, Arpa spa decide, su iniziativa del presidente Massimo Cirulli, di abbandonare la Società Sistema spa, che dal 1996 gestisce i servizi complementari al trasporto pubblico quali pulizia, rifornimento e movimentazione bus nonché la vendita/distribuzione dei titoli di viaggio e attività di call center.

A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, le quali informano che, sul sito della società di trasporti, è stato infatti pubblicato un bando di gara con il quale il Consiglio di Amministrazione ha indetto una gara per la cessione della proprie quote azionarie (62%) all’interno della Sistema Spa.

“Tutto questo” si legge nella nota sindacale “avviene dopo che per anni Regione e Amministratori di Arpa, pur in presenza di costanti denunce sindacali, hanno condiviso in modo silente una gestione per nulla efficace dell’azienda Sistema Spa, caratterizzata dall’assenza di un piano industriale e da conseguenti ripercussioni negative sul proprio conto economico e, indirettamente, anche sui bilanci di Arpa. La decisione è incoerente con quanto si sta discutendo nell’ambito del cosiddetto patto per i trasporti. Un’operazione, quella di dismettere la propria partecipazione nella Sistema, che apre di fatto alla privatizzazione dell’azienda ed alla precarizzazione dei rapporti di lavoro con una inevitabile riduzione dei posti di lavoro o, in alternativa, ad una sensibile contrazione degli orari di impiego e, quindi, dei salari”.

I lavoratori di Sistema, tuttavia, non ci stanno e, in accordo con i sindacati, hanno deciso di proclamare uno sciopero, che durerà per l’intera giornata di domani. Non solo. A partire dalle ore 13, presidieranno la sede aziendale a Chieti, per protestare contro la decisione presa ai “piani alti” del palazzo.

 

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