E’ una strada sempre più in salita quella che le aziende abruzzesi si trovano ad affrontare, segnate da una stretta del credito senza precedenti che affossa soprattutto le piccole e medie imprese della regione.
A risentire maggiormente delle misure sempre più restrittive da parte delle banche sono le imprese con meno di 20 addetti, in particolare quelle del settore manifatturiero che, più delle altre, hanno visto crescere i tassi di interesse rispetto al dicembre 2011.
A misurare il difficile rapporto delle piccole imprese con il sistema bancario e con i prestiti è uno studio di Confartigianato, che ha analizzato la dinamica del credito fino a dicembre 2012 sulla base dei dati della Base pubblica informativa della Banca d’Italia.
Dal rapporto emerge che, a dicembre 2012, con uno stock di 13,5 milioni di euro di finanziamenti, l’Abruzzo è tra le regioni più penalizzate in quanto le prime sei regioni per consistenza del credito (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Piemonte) rappresentano quasi tre quarti del totale dei finanziamenti erogati.
Ad allarmare i vertici di Confartigianato Abruzzo è però il dato che riguarda lo stock del credito in Abruzzo, stock che mostra un calo del 6,4% rispetto a dicembre 2011, tra i più rilevanti d’Italia.
Per quanto riguarda la dimensione d’impresa lo studio evidenzia che il 25,6% dei finanziamenti, pari a 3.499,40 milioni, a dicembre 2012, è erogato a favore di imprese con meno di 20 addetti. Questa tipologia di imprese assorbe un quarto dei finanziamenti regionali abruzzesi che, nel mese di dicembre, vedono ridotti i finanziamenti in ottica tendenziale del 7,2%.
Nello specifico, a livello territoriale, la provincia più “virtuosa”, si è dimostrata Chieti, che ha registrato un calo di -5,4 punti percentuali rispetto ai finanziamenti concessi nell’anno 2011 alle imprese con meno di venti dipendenti (L’Aquila -5,8%; Pescara -8%; Teramo -8,2).
“Le imprese abruzzesi con meno di 20 addetti pagano i tassi d’interesse tra i più alti d’Italia (9,96%)” ha detto Angelo Taffo, presidente di Confartigianato Abruzzo. “Serve un’inversione di tendenza o ci sarà il tracollo della nostra economia regionale. Sollecitiamo la regione Abruzzo affinchè sblocchi in tempi rapidi i fondi Fas da destinare ai consorzi fidi”.