La Delibera regionale n.764 del 2012, che prevede 42 nuove assunzioni, deve essere sospesa. Lo chiede a gran voce il Pd abruzzese che, per tramite del capogruppo Camillo D’Alessandro, ha presentato una risoluzione in Consiglio.
Una risoluzione in cui si chiede di rivedere gli effetti della delibera dell’assessore al Personale Federica Carpineta, poiché “tali procedure vengono fatte in assenza di un atto di riorganizzazione e programmazione generale dei servizi regionali, inclusa la ricollocazione del personale proveniente dagli Enti disciolti”.
Per il Pd “andava fatta una riorganizzazione seria degli uffici individuando quali servizi potenziare e valorizzare per renderli più efficaci ed efficienti, andavano individuate nell’ambito di questa riorganizzazione le eventuali figure professionali carenti in organico da coprire. Fatto questo si doveva poi procedere a riorganizzare e qualificare il numeroso personale degli Enti disciolti (Arssa, Aptr, Abruzzo Lavoro,etc) in cui vi sono figure professionali valide e capaci di ricoprire ruoli di vario genere, apicali compresi, e valorizzare anche le figure interne all’amministrazione regionale”.
Al contrario, dicono gli esponenti del Pd “Chiodi e Carpineta hanno preferito premiare i ‘comandati’ la cui selezione non è avvenuta tramite una procedura selettiva ma con atti di natura discrezionale. Un metodo che da una parte favorisce una parte del personale mentre dall’altra si è deciso di mandare a casa tutti i co.co.co. della Regione Abruzzo, fino agli ultimi del Bura. E mentre il Governo nazionale ha prorogato i contratti precari nella pubblica amministrazione, la Regione di Chiodi li ha messi alla porta. E’ paradossale che la Regione Abruzzo abbia mandato a casa tutto il personale precario lasciando sforniti diversi ed importanti servizi regionali ed al contrario si appresti a stabilizzare ed a premiare chi non è stato selezionato nemmeno attraverso una procedura selettiva pubblica. E mentre il personale degli Enti regionali disciolti è ancora in attesa di una riorganizzazione generale in funzione delle competenze regionali, Chiodi e Carpineta in barba alla meritocrazia aprono una strada preferenziale ad alcuni, facendo gravare tra l’altro l’oneroso costo sui cittadini abruzzesi. Così si alimentano altri conteziosi e molto presto sul tavolo di Chiodi arriverà un conto di svariati milioni di euro da pagare. Basti pensare a quanto sta accadendo con la RIA. Questa è la Regione di Chiodi che nella sanità risparmia sui malati e sui disabili, mentre dall’altra parte aumenta il peso del costo del personale per accontentare qualche amico. Chiediamo che la delibera venga immediatamente sospesa e che si proceda alla riorganizzazione del personale con le procedure che abbiamo indicato”.