Con la partecipazione del Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani e del Presiedente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, si è tenuto questa mattina L’Aquila, nell’Auditorium della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, l’evento finale del Programma IPA Adriatic Cross-Border Cooperation 2007-2013.
L’evento, organizzato dall’Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatic CBC, Paola Di Salvatore, per condividere con le più alte cariche istituzionali nazionali, europee e dei Paesi in pre-adesione partecipanti al Programma, non solo i rilevanti obiettivi conseguiti in tutte le fasi attuative del Programma IPA Adriatic, ma anche al fine di un dialogo condiviso sul futuro della Politica di Coesione Europea nell’area adriatico-ionica, con un ruolo centrale della Regione Abruzzo.
Presenti oggi anche le delegazioni di tutti gli Stati partecipanti al Programma come la Repubblica di Montenegro, la Regione Herzegovina-Neretva (Bosnia Erzegovina), la Repubblica Srpska Zeljka Cvijanovic, il Presidente del Consiglio Regionale di Tirana e Vice Presidente dell’Euro-regione Adriatico-Ionica, il Sindaco di Tirana (Albania). Il Programma IPA Adriatic CBC, così come ha spiegato paola Di Salvatore nella sua relazione introduttiva, “è il più importante strumento di Cooperazione Territoriale dell’area Adriatico-Ionica, con un budget di circa 244 milioni di euro, con cui sono stati ha finanziati 104 progetti con il coinvolgimento di 893 beneficiari e di 191 associati aventi sede legale nei territori degli 8 Stati partecipanti: tra i 104 progetti, rivestono particolare rilevanza gli 11 nuovi progetti finanziati nel 2016 con l’innovativa Targeted call on Eusair, fortemente voluta dall’Autorità di Gestione quale prima concreta attuazione del Piano di azione tecnica dell’EUSAIR, che rappresenta la Strategia adottata dalla Commissione Europea per l’area Adriatico-Ionica”.
“Quella di IPA Adriatic è una esperienza di collaborazione e di aggregazione”, ha detto il Presidente D’Alfonso, “che ci consente di ampliare i confini dell’Europa verso l’Est coinvolgendo stati che sono i nostri dirimpettai: una esperienza pienamente riuscita, partita e pensata nel 2008 con 244 milioni di euro, 104 progetti e un numero consistente di beneficiari, che ha coinvolto 8 stati con oltre 50 milioni di cittadini adriatici”. “Grazie a questa esperienza abbiamo appreso la cultura del progetto e della responsabilità e abbiamo rafforzato la nostra consapevolezza che non esistono più confini e che c’è un destino in comune che ci riguarda”.
D’Alfonso ha ringraziato tutti gli attori di questo progetto finalizzato a costruire insieme una cultura delle priorità per la costituzione di una nuova cittadinanza europea: “da adesso dobbiamo essere capaci di ingrandire la capacità di coinvolgimento di questo progetto europeista che è costruito su una cittadinanza che consente diritti e doveri responsabilità, educazione e cultura edificate sulla conoscenza reciproca”.