Diecimila in corteo contro la crisi: la protesta abruzzese si concentra a Pescara

corteo_cgil_pescaraPescara. Migliaia di persone in corteo, questa mattina, per partecipare alla manifestazione sindacale organizzata a livello europeo, contro  la crisi e il modo in cui i governi la stanno affrontando. Sfilata distaccata degli studenti.

Migliaia, forse anche 10mila, stando a quanto dice la Cgil. La questura ne ha contati circa 6mila, ma è comunque certo che gran parte degli abruzzesi che oggi sono scesi in strada per partecipare alla manifestazione europea organizzata dai sindacali, hanno sfilato su Pescara. Un successo insperato anche dai sindacati organizzatori, che hanno commentato l’evento affermando: “Pescara è diventata oggi il luogo simbolo della fame di lavoro anche nella nostra regione”. Anche l’Abruzzo, infatti, ha aderito alle 8 ore di sciopero indetto dai sindacati europei, che hanno proclamato una giornata di lotta generale chiedendo il cambiamento di rotta delle politiche dei governi europei contro la crisi. Una protesta generale: lavoratori, pensionati, disabili, studenti, insegnanti, e associazioni, in corteo contro l’austerità anti-sviluppo. “E’ necessario”, hanno detto dalla Cgil, “un piano straordinario per il lavoro che metta al centro i giovani e le donne di questo paese”.

La mobilitazione è partita poco dopo le 9:30 dal piazzale del mercato ittico, dove circa 5mila persone su 40 pullman provenienti da fuori città si sono radunate, per poi spostarsi in piazza Italia e dare avvio al corteo. Lentamente, bandiere rosse, fischietti e tamburi improvvisati, slogan e striscioni, il serpentone umano ha attraversato corso Vittorio Emanuele, poi le vie più centrali fino ad arrivare in piazza Sacro Cuore, dove si è tenuto il comizio conclusivo di Carla Cantone, segretario nazionale Spi-Cgil, Paolo Castellucci, Cgil Pescara, e Gianni Di Cesare, Cgil Abruzzo. Quest’ultimo ha sottolineato alla folla come “in Abruzzo sono 426 le vertenze aperte: una situazione non più sostenibile”. Per questo ha plaudito al successo della giornata: “Dobbiamo essere tutti uniti per dire sì al lavoro ed alle politiche che possano garantirlo”, ha commentato ancora Di Cesare.

DULCIS IN FUNDO: GLI STUDENTI.

Dopo la serie di manifestazioni tenute, con grande partecipazione, nelle ultime settimane, gli studenti di Pescara e delle altre città abruzzesi hanno deciso di partecipare allo sciopero odierno, ma di distanziarsi dal corteo sindacale. Questo per non dare adito alle voci che “Da anni”, affermano i rappresentanti del Collettivo studentesco, “lamentanocorteo_cgil_studenti strumentalizzazioni politiche sugli studenti”. Per questo i giovani si sono posizionati in fondo alla sfilata, senza bandiere o simboli di partito,   per rispetto a chi vuole portare in piazza le rimostranze senza doversi schierare politicamente. “Per coinvolgere più studenti possibile, anche quelli che vedono la manifestazione sindacale guidata da motivi che non sentono propri, si è deciso di costituire uno spezzone studentesco in coda al corteo, che ci vedrà partecipare senza simboli, e porterà avanti anche i nostri motivi di protesta”, hanno spiegato ancora dal Collettivo. Quindi solo gli striscioni delle scuole, con un blocco distanziato di alcuni metri, guidato da un camion con amplificatori a bordo per scandire gli slogan più noti ai giovani: “La scuola è nostra e non la venderemo”, oppure “La cultura non è merce”. Volti pitturati e atmosfera di gioco, con tanto di corse in massa per animare la sfilata. Imponenti le misure di sicurezza: 90 in tutto gli uomini delle forze dell’ordine schierati, ma nessun incidente.

STUDENTI IN PIAZZA A ROSETO (TE).

studenti_rosetoMARCO BORGATTI, Federazione della Sinistra, Roseto. “Altro che choosy! Bisogna ringraziare gli studenti e i lavoratori che in questi giorni stanno finalmente dimostrando, anche nel nostro territorio, di voler tornare ad essere protagonisti attivi delle scelte fondamentali che riguardano il futuro della nostra società. Tutto ciò a dispetto delle decisioni antipopolari di un governo incosciente e profondamente antidemocratico che da una parte acquista strumenti di guerra, finanzia banche e speculatori e dall’altra abbandona al loro destino i malati gravi, i precari, gli operai, i pensionati, gli esodati e i disoccupati. Un governo che vorrebbe trasformare gli studenti in clienti passivi di un servizio privato, privo di qualsiasi forma di rappresentanza democratica e capace di trasformare i giovani in accondiscendenti soldatini di un futuro ‘esercito industriale di riserva’. La risposta più efficace allo smantellamento dei diritti e all’esproliazione della democrazia non può che essere la costruzione di un’opposizione sociale che parta dalle piazze, dai centri della formazione e dai luoghi di lavoro. Per questo siamo con gli studenti che si battono per un’istruzione pubblica laica e democratica e per questo siamo con le lavoratrici e i lavoratori che in tutta Europa scioperano contro la barbarie dell’austerity. Siamo in strada a Roseto a manifestare con loro per costruire un futuro lottando per il domani”.

TRASPORTI E MENSE PER TUTTI: LA PROTESTA DEGLI UNIVERSITARI INVADE L’AQUILA.

udu_aq_trasportiUNIONE DEGLI UNIVERSITARI. Una giornata di mobilitazione, di rivendicazione e di azioni degli studenti universitari per rimettere al centro i problemi reali. Come quello dei trasporti dedicati. Oltre 400 le firme raccolte in poche ore sulla petizione web:  a decine bombardano su Twitter il Ministro Barca ed il presidente Chiodi, che al momento non rispondono.

Trasporti urbani: tutti i bus sono stati tappezzati con la scritta “Trasporti x Tutti”. Alla Reiss, dopo anni di attesa, è stato messo in piedi un simbolico “gazebo-pensilina” per denunciare la continua situazione di pericolo. Alle 17, azioni sui trasporti sia a Coppito che alla Optimes.

Mensa: fila chilometrica a Coppito, in oltre 500 in fila indiana da dentro la mensa fin dentro l’edificio di Scienze, per mangiare nell’ancora provvisorio container, mentre la grande mensa giace abbandonata dalla Regione. Mensa x Tutti, ovvero non distruggete l’Adsu, ricostruite la mensa”

Mensa inesistente a Scienze Umane, in pieno centro. Anche qui gli studenti si organizzano da soli, con una porchetta intera e la distribuzione dei panini nel nuovo edificio,  in attesa che Regione, Comune e Adsu provvedano a quanto gli competerebbe; nel solo Dipartimento di Scienze Umane altre 500 firme per la mensa in centro!

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